News
I rischi per l’Italia con lo stop alle auto termiche dal 2035
Lo stop annunciato dal Parlamento Europeo sulle auto a motore termico nel 2035 potrebbe andare a danneggiare seriamente l’Italia.
La decisione ufficiale assunta dal Parlamento Europeo sul bando alle auto endotermiche nel Vecchio Continente a partire dal 2035 non fa altro che incrementare i timori espressi in tempi in sospetti dagli operatori della filiera in Italia. Nello specifico, se la vede brutta il personale impegnato nel comparto della componentistica. Secondo le previsioni di Anfia qualcosa come 70 mila posti di lavoro sono a rischio. Questa stima si basa sull’equazione “se per costruire un motore termico sono necessarie 100 persone, per realizzarne uno elettrico ne bastano 25”, ragion per cui diverrebbe superflua tre quarti della manodopera oggi attiva nel settore della componentistica dei veicoli termici.Â
Il business dei motori si trova dinanzi a un bivio, e le filiere temono un contraccolpo negativo. Perché, malgrado non possa considerarsi una sorpresa, il provvedimento costituisce una svolta epocale per il mondo delle quattro ruote. A partire dalla metà del prossimo decennio le vetture benzina, diesel, GPL e persino ibride smetteranno di essere commercializzate.
Come segnala La Stampa, tra 13 anni le auto che usciranno dalle linee di montaggio saranno esclusivamente a batteria, salvo che non si riesca a sviluppare una tecnologia a idrogeno davvero efficiente. Le prospettive tolgono sonno a famiglie di lavoratori, in quanto migliaia di imprese potrebbero dover chiudere definitivamente, se non sapranno adattarsi in tempo utile.Â
Il momento di decidere è ora
“I tempi degli investimenti nel settore automotive sono tali da rendere impensabile perdere altro tempo con la speranza di cambiare idea tra qualche anno, magari dopo le elezioni del 2024 con una diversa maggioranza a guidare l’Unione – si legge sul quotidiano – Il momento di decidere è ora e spetta ai governi esprimersi nella riunione del 28 giugno. I costruttori hanno giĂ speso miliardi nelle piattaforme per le auto elettriche e piĂą passa il tempo piĂą quella scelta, con tutte le sue conseguenze, diventerĂ irreversibile“.
Clicca qui per iscriverti al nostro canale Telegram
Clicca qui per mettere "mi piace" alla nostra pagina Facebook
Riproduzione riservata © - MM