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Italia, la patente più cara d’Europa: tra tasse, scuola guida e lungaggini

In Italia la patente presenta un costo decisamente superiore alla media. Questo è dovuto alle tasse, alle lungaggini e a tutto il resto.
Nonostante la patente in Italia venga presa da sempre meno persone, soprattutto tra quelle di giovane età, si tratta ancora oggi di un titolo che per certi casi è imprescindibile. Per molte persone è uno status, ma per molte altre è probabilmente una ragione di vita.
Il motivo per cui per molti ragazzi e ragazze non è più una priorità, è dovuto a quanto viene parzialmente riportato nel titolo. Le spese dovute alla scuola guida, alle tasse e alle lungaggini che ne conseguono hanno scoraggiato parecchie persone.
Ecco perché la patente non è una priorità
L’Italia è tra i Paesi più cari in cui ottenere un titolo di guida. Un rinnovo può infatti arrivare a costare fino a 133 euro, se si prendono in considerazione tutte le tasse e le spese procedurali richieste. In Germania bastano appena 25 euro, per esempio.
In Francia il rinnovo è addirittura gratuito. Mentre gli altri Paesi investono per una digitalizzazione maggiore, e per una conseguente ottimizzazione dei processi, l’Italia in questo senso non ha fatto altro che compiere passi indietro.
Se si prende in considerazione i costi necessari al suo conseguimento, senza dunque parlare di rinnovo, il costo non fa che salire ulteriormente. Tra guide obbligatorie, eventuali tentativi supplementari e tasse incluse, si può facilmente arrivare al migliaio di euro.
Quali spese bisogna affrontare per la patente in Italia?
Parlando ancora una volta della situazione italiana, tra le spese da affrontare per rinnovare il proprio titolo di guida vi rientra la visita medica obbligatoria. Ci sono poi i diritti pretesi da scuola guida e motorizzazione, e queste sono altre spese che bisogna sostenere.
La burocrazia in Italia è, per sommi capi, costosa e controproducente per il cittadino.
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