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Incidenti stradali: qual è la vera grande causa? I numeri
Matteo Salvini sostiene che il 15 per cento degli incidenti stradali dipenda dall’utilizzo del telefono alla guida: sarà vero?
Nel presentare il disegno di legge sulle modifiche al Codice della Strada, il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, ha dichiarato che “il 15% degli incidenti stradali è figlio della distrazione dovuta alle chat o ai Whatsapp”. Le rilevazioni dell’ex vicepremier saranno corrette? Per stabilirlo andremo a prendere in esame gli ultimi dati ufficiali diffusi, risalenti al 2021. Non è, infatti, ancora disponibile il consuntivo dello scorso anno, curato dall’Istituto centrale di statistica.
Il consuntivo del 2021
Il rapporto riferisce che il 20,7 per cento dei sinistri (19.728 su un totale di 95.388, dove la responsabilità sia tutta o in parte attribuibile al guidatore) è dipeso da “guida distratta o andamento indeciso”. Stabilirne le cause in maniera dettagliata è impossibile, sebbene la tesi prevalente attribuisca all’impiego dei telefonini la maggiore responsabilità.
Tuttavia, i numeri non permettono di determinare se le distrazioni abbiano inciso sui sinistri imputati a comportamenti quali: il mancato rispetto del diritto di precedenza (12,2 per cento), la violazione dello Stop (8,7 per cento), la circolazione contromano (3 per cento), ecc. Gli eventi derivanti da “guida distratta” hanno comportato il 43 per cento dei sinistri lungo le autostrade italiane. Che hanno, comunque, un peso complessivo di solo il 5,6 per cento.
Per quanto riguarda i morti, salgono fino al 22,6 per cento il totale delle tragedie correlate alla distrazione al volante. E, nel caso delle autostrade, dove hanno perso la vita appena il 10 per cento delle vittime, il dato aumenta al 51 per cento.
Il disegno di legge è stato appena approvato dal Consiglio dei ministri e passa, dunque, alla fase successiva. In conformità all’iter burocratico sancito dalla legge, il compito di esprimersi passa ora alla Camera e al Senato, aventi diritto ad apportare dei correttivi.
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