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Incentivi auto elettriche 2025: attenzione alla trappola dei 30 giorni

Novità per gli incentivi auto elettriche: i clienti dovranno registrarsi autonomamente su una piattaforma digitale prima di recarsi in concessionaria.
Acquistare un’auto elettrica con gli incentivi statali richiede ora un nuovo approccio rispetto al passato. Gli automobilisti dovranno attivarsi personalmente attraverso una procedura digitale, rappresentando un cambio significativo rispetto al sistema precedente dove le concessionarie gestivano l’intera pratica. Questa modalità interessa chi possiede un ISEE sotto i 40.000 euro e un veicolo Euro 5 da rottamare, con un tetto massimo per l’acquisto fissato a 42.700 euro IVA inclusa.
La nuova procedura di registrazione digitale
Il sistema prevede l’utilizzo di una piattaforma online accessibile tramite SPID o Carta d’Identità Elettronica, operativa dal 15 ottobre. Gli interessati devono completare autonomamente la registrazione inserendo documenti e dati personali prima di recarsi dal concessionario. La piattaforma include un motore di ricerca per individuare i rivenditori aderenti e consultare il catalogo delle vetture elettriche disponibili, facilitando la scelta del veicolo idoneo all’agevolazione.

Requisiti per privati cittadini
I richiedenti privati devono autocertificare la residenza in un’area urbana funzionale e fornire la targa del veicolo da rottamare, dimostrando di esserne proprietari da almeno sei mesi. Un elemento interessante riguarda la flessibilità del beneficio: l’intestatario può decidere se utilizzare personalmente il voucher oppure cederlo a un familiare maggiorenne convivente, ampliando le possibilità di utilizzo all’interno del nucleo familiare.
Documentazione per le microimprese
Le piccole realtà imprenditoriali affrontano requisiti più articolati. Devono dimostrare l’iscrizione attiva al registro delle imprese, dimensioni aziendali entro i dieci dipendenti e fatturato inferiore ai due milioni di euro. Particolare attenzione viene richiesta nella dichiarazione degli aiuti “de minimis” ricevuti nei trentasei mesi precedenti, garantendo la conformità alle normative europee sugli aiuti di stato. Anche per le microimprese vale l’obbligo di intestazione del veicolo da demolire da almeno sei mesi.
Il funzionamento del voucher elettronico
Completata la registrazione, il sistema genera automaticamente un voucher digitale che i concessionari devono scalare dal prezzo finale. Questo codice deve essere validato dal venditore entro trenta giorni dalla sua creazione, inserendo dettagli quali costo del veicolo, IVA e acconto versato. Importante notare che il bonus non può essere impiegato come acconto. I rivenditori riceveranno successivamente il rimborso dal Ministero dell’Ambiente, mentre i voucher non validati ritornano disponibili per altri richiedenti.
Tempistiche e gestione della rottamazione
Il termine ultimo per perfezionare l’acquisto è fissato al 30 giugno 2026. La consegna del veicolo usato deve avvenire contestualmente alla ricezione dell’auto nuova. I concessionari hanno poi trenta giorni per trasferire il mezzo a un demolitore autorizzato e completare la radiazione, pena la decadenza dell’incentivo. Questa tempistica rigorosa garantisce l’effettiva sostituzione del parco auto circolante.
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