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Impatto del Covid sul traffico urbano: Londra la città peggiore
Un recente studio internazionale ha analizzato l’impatto del Covid sul traffico urbano di ben 50 Paesi. Ecco cosa ne è emerso.
Inrix, nota società americana di analisi, ha messo in rassegna l’impatto del virus sul traffico urbano, sulla velocità media, sul tasso di incidenza e sul tempo guadagnato o perso negli ingorghi in 7 Continenti, 50 Paesi e oltre 1000 città.
La peggiore città al mondo è risultata Londra dove ogni anno si perdono circa 148 ore negli ingorghi e si circola a una velocità media di 22,5 km/h. Al secondo posto si colloca invece Parigi con 140 ore perse e una velocità media di 21 km/h.
A seguire nella classifica si trovano Bruxelles 134 ore perse in code con 21 km/h velocità media), Mosca (108 ore/24 km/h), New York (102 ore/19,3 km/h) e Chicago (104 ore/24 km/h).
Posizione migliore invece per Roma che dal 18mo posto del 2021 balza al settimo con una velocità media di 24 km/h e 107 ore perse negli ingorghi. Scenario negativo per quanto riguarda il tasso di incidenza: +25% rispetto allo scorso anno.
Nella top 10 dietro alla Capitale troviamo Bogotà con 94 ore e 17,7 km/h, Palermo con 109 ore e la medesima velocità oraria della città Colombiana . All’ultimo posto troviamo Istanbul in cui si perdono mediamente 88 ore all’anno e una velocità media di 22,5 km/h.
Emergenza Covid, come sono cambiate le regole per i trasporti
A causa del prolungarsi dello stato di emergenza in Italia fino al 31 marzo, sono nuovamente cambiate le regole per i trasporti. Si parte dal presupposto che su tutti i mezzi, pubblici e privati, rimane obbligatorio esibire il Green Pass e utilizzare la mascherina, rispettando il distanziamento tra le persone. Regole che riguardano navi, traghetti, treni, aerei e pullman.
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