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Guerra in Ucraina: ecco perché si fa così sentire
Perché la guerra in Ucraina pesa così sul mondo automotive malgrado i Paesi coinvolti costituiscano solo una minima percentuale del mercato?
La guerra in Ucraina sta danneggiando in maniera significativa l’industria dei motori. Ma per quale motivo? In fondo nessuno dei due Paesi coinvolti e nemmeno la Bielorussia sono dei mercati tanto significativi. Difatti, come riporta la società di consulenza strategica Bain & Company, le tre Nazioni costituiscono un misero 2 per cento delle vendite globali di veicoli. Eppure, rivestono un ruolo chiave nel meccanismo di approvvigionamento. Questo soprattutto per una serie di materie prime e materiali assolutamente centrali per la fabbricazione di autovetture.
“Basti pensare che il 100% del palladio – componente chiave per le marmitte catalitiche – scambiato a livello globale, e il 36% del nichel mondiale – elemento chiave per le batterie dei veicoli elettrici – provengono da queste aree”, sottolinea il partner Gianluca Di Loreto.
Un milione di veicoli sarà colpito dalla carenza di cablaggi
Che, quindi, aggiunge: “Eventuali trasferimenti di produzione potrebbero richiedere da tre a dieci mesi, a causa dei tempi di attesa per i macchinari e la formazione del personale. Fino a 1 milione di veicoli sarà colpito dalla carenza di cablaggi e prevediamo che, nonostante la produzione di processori incrementerà in modo significativo nei prossimi nove-dodici mesi, la crisi in Ucraina inciderà in modo significativo sulla filiera, in particolare per quanto riguarda la produzione di veicoli. Questo avrà un impatto sulle Case che dovranno impegnarsi in un ripensamento a tutto tondo delle forniture e dei paradigmi consolidati. Va anche considerato che il calo della domanda europea dovuto alla guerra potrebbe in qualche modo rappresentare, nel medio termine, una sorta di ‘palliativo’ alla carenza di componenti e allo scompenso domanda-offerta”.
Secondo il partner di Bain & Company, “la crisi ucraina sottolinea l’urgenza per le aziende di rafforzare la propria resilienza operativa. Questo conflitto si inserisce in un più ampio contesto di trend importanti che stavano già avendo un impatto significativo sul settore automobilistico: primo fra tutti, l’elettrificazione”.
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