News
Gli USA vogliono i marchi americani via da Stellantis: arriva la richiesta
Jeep, Chrysler, Ram e Dodge hanno subito forti cali di vendite sotto la gestione Tavares. Riaffiorano sentimenti nazionalisti.
Negli Stati Uniti, la crisi di Stellantis ha riacceso sentimenti nazionalisti, complici le imminenti politiche di Donald Trump. Tra le voci critiche spicca quella di Bernie Moreno, senatore repubblicano, che ha chiesto il ritorno di marchi iconici come Chrysler, Dodge, Ram e Jeep sotto proprietà americana.
Moreno ha accusato il gruppo di una cattiva gestione dei marchi americani e ha puntato il dito contro l’ex CEO Carlos Tavares, criticandolo per le sue scelte strategiche e per aver ridotto la presenza statunitense nel gruppo. “Questo tizio ha licenziato tutti gli americani. So che cosa hanno intenzione di fare alla fine, ma non accadrà mai finché sarò senatore degli Stati Uniti e Trump sarà alla Casa Bianca” ha dichiarato il senatore, sottolineando il suo impegno a proteggere gli interessi dell’industria automobilistica americana.
Prospettive e sfide per il gruppo
Le critiche alla gestione di Stellantis non si limitano a Moreno. Anche Frank B. Rhodes Jr., pronipote del fondatore di Chrysler, ha espresso preoccupazione per l’attuale situazione del gruppo, sostenendo un ritorno alla proprietà americana. Le vendite di Stellantis negli Stati Uniti hanno registrato un calo del 17% nei primi nove mesi del 2024, con un crollo nel terzo trimestre: solo 299.000 veicoli consegnati, contro i 470.000 dell’anno precedente.
Questo ha portato a un drastico calo dei ricavi, scesi da 21,5 miliardi a 12,4 miliardi di dollari. Le politiche di Trump, tra cui il taglio agli incentivi per i veicoli elettrici e l’introduzione di dazi su batterie e materiali cinesi, aggiungono ulteriori pressioni sul gruppo, che si trova costretto a ridefinire le proprie priorità strategiche.
Dati allarmanti e confronto con i concorrenti
I dati di vendita dei marchi principali di Stellantis negli Stati Uniti sono particolarmente preoccupanti: Jeep ha subito un calo del 6%, Ram Trucks del 19% e Chrysler addirittura del 47% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Modelli di punta come la Jeep Wrangler e la Grand Cherokee hanno perso rispettivamente il 14% e il 6% delle vendite.
Nel frattempo, le azioni del gruppo hanno perso oltre il 40% del loro valore dall’inizio dell’anno, un dato che si contrappone alle performance più contenute dei concorrenti: Ford ha registrato una perdita del 7%, mentre General Motors ha addirittura guadagnato il 55%. Questi numeri sottolineano la gravità della crisi di Stellantis e la necessità di interventi drastici per invertire la rotta. Di qui le critiche del senatore Moreno e il suo invito provocatorio: “Sono stati dei pessimi custodi dei marchi, – ha detto a Bloomberg – Spero che John Elkann faccia la cosa giusta, ceda la Chrysler Corporation e la rimetta in mani americane”.
Clicca qui per iscriverti al nostro canale Telegram
Clicca qui per mettere "mi piace" alla nostra pagina Facebook
Riproduzione riservata © - MM