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Fusione tra Nissan e Honda: è ufficiale, salta tutto

La fusione tra Nissan e Honda non si farà, ma le due aziende continueranno a collaborare sullo sviluppo di auto elettriche. Ecco i dettagli.
Quella che una settimana fa era una semplice voce, è oggi una realtà ufficiale: la tanto attesa fusione tra Nissan e Honda, che avrebbe dovuto dar vita al terzo costruttore automobilistico mondiale, non avverrà. Nonostante questo, le due case automobilistiche giapponesi continueranno a collaborare per lo sviluppo di veicoli elettrificati e intelligenti, dando continuità all’alleanza già annunciata nel marzo 2024.
Un settore in ritardo: la necessità di una nuova piattaforma per le EV
Secondo alcune indiscrezioni, le due aziende stanno ancora valutando lo sviluppo congiunto di una piattaforma per auto elettriche, che includa anche le batterie. Nissan e Honda stanno cercando di recuperare il ritardo che entrambe hanno accumulato nel settore delle auto elettriche. Nissan, nonostante sia stata pioniera con la Leaf nel 2010, ha avuto una lunga pausa e ha lanciato la Ariya solo nel 2021. Anche la Honda non è messa molto meglio, con la Honda e che non può certo essere definita un successo.
La sfida contro i leader di mercato
Le due case giapponesi guardano con preoccupazione ai leader nel settore delle auto elettriche come BYD e Tesla, che producono tutto in casa, comprese le batterie, riuscendo così a proporre prezzi più competitivi. Questo consente loro di attirare milioni di clienti. La partita del futuro per Nissan e Honda si gioca proprio su questo terreno: riuscire a produrre EV a prezzi concorrenziali è fondamentale per non essere tagliati fuori dal mercato globale.
Cosa ha fatto saltare l’accordo?
Secondo le voci provenienti dal Giappone, la causa del fallimento della fusione risiede nelle divergenze tra le due aziende. In particolare, Honda avrebbe cercato di modificare l’accordo, proponendo di rendere Nissan una sua sussidiaria, con il controllo della maggioranza dei manager e del CEO della nuova società. Nissan, già in difficoltà economiche, con la recente decisione di ridurre il personale di 9.000 posti e il 20% della capacità produttiva, non ha accettato questa proposta. Il consiglio di amministrazione di Nissan si è opposto fermamente alla fusione e ha deciso di ritirarsi dai colloqui.

L’interesse di Foxconn e il futuro delle due case
Alcuni analisti suggeriscono che una fusione tra Nissan e Honda sarebbe stata rischiosa, dato che entrambe operano in segmenti di mercato simili. Nonostante questo, la crescente concorrenza cinese rende necessario per entrambe le aziende trovare nuovi partner strategici per rimanere competitive. Nissan, ad esempio, continua a contare sull’alleanza con Renault, che detiene il 15% delle sue azioni. Tuttavia, un altro gigante sta guardando con interesse alla Nissan: Foxconn, il colosso taiwanese della tecnologia, ha dichiarato di essere aperto alla cooperazione con la casa giapponese, pur negando l’intenzione di acquisire quote societarie.
Per Honda, invece, la situazione resta più complessa. La casa giapponese ha sempre cercato di mantenere la propria autonomia, evitando alleanze che comportassero la condivisione del capitale. Questa posizione potrebbe però rivelarsi un ostacolo nel lungo termine, soprattutto quando si tratta di cercare nuove sinergie per restare competitivi sul mercato globale.
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