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Francia, autovelox progettati per essere invisibili: quando arriveranno in Italia?

La Francia è pronta ad introdurre una novità mai vista prima d’ora sul mercato: gli autovelox invisibili. Ecco come funzioneranno.
Coloro che guidano in Francia, soprattutto nelle strade più trafficate devono prestare costante attenzione al traffico circostante. A differenza di altri luoghi, non sempre tutto viene regolamentato a dovere, ed è qui che entrano in gioco gli autovelox invisibili.
Si tratta di una novità già in procinto di essere messa in funzione. Dunque, come da titolo, non rimane che chiedersi quanto questi arriveranno in Italia. Si stima che debba passare parecchio tempo, come per qualsiasi altra novità tecnologica.
Come funzionano questi dispositivi?
Il funzionamento di questi dispositivi è circoscritto alla loro progettazione, ovvero quella di non essere visibili. Posso rivelare sia gli eccessi di velocità che i passaggi col semaforo rosso, altra piaga che causa numerosi sinistri stradali tra più automobilisti.

Lo scopo principale di questo dispositivi non è solo la regolamentazione del traffico circostante, che è a suo modo un tema molto importante. Bensì, anche la dissuasione da eventuali comportamenti scorretti.
Infatti, sapendo che gli autovelox non sono visibili gli automobilisti saranno per forza di cose obbligati a mantenere uno stato di vigilanza costante. Con la paura di essere poi immortalati da uno di questi dispositivi.
Quando arriveranno in Italia?
Essendo una novità già ampiamente avviata, rimane solamente da chiedersi quando questa arriverà in Italia. Sempre più governi potrebbero contrastare le avversità che minano alla sicurezza stradale in questo modo, con ovvi test e accorgimenti di rito.
Soprattutto in Francia, la tematica relativa all’eccesso di velocità è particolarmente scottante, motivo per cui si cerca in ogni modo possibile di arginare questo problema. Anche in questi casi, ovviamente, è contemplato il ritiro definitivo della patente.
Ed è una soluzione che, se applicata, potrebbe portare anche a molte meno complicazioni burocratiche. Nel frattempo però, soprattutto sul territorio italiano, la pioggia di multe continua a battere incessantemente.
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