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Formula 1, Audi e Porsche arrivano nel 2026? I motivi
A partire dal 2026 ben due brand del Volkswagen Group, ovvero Audi e Porsche, dovrebbe competere nel Campionato del Mondo di Formula 1.
Alla fine di febbraio, il Volkswagen Group potrebbe sancire il proprio ingresso in Formula 1 dal 2026, addirittura con due scuderie di altrettanti brand, ovvero Porsche e Audi. Chiamando in causa gli ambienti aziendali, Frankfurter Allegemeine Zeitung sostiene che il colosso dei motori avrebbe stabilito di posticipare la decisione, data come imminente da altre fonti. Il nodo da sciogliere concerne il futuro regolamento FIA, che entrerà in vigore fra quattro anni e, prevedendo un’autentica rivoluzione nelle power unit, consentirà pure ad ‘attori’ inediti – ma parecchio evoluti in termini di soluzioni tecnologiche – di essere competitivi fin dal principio.
Sia nel caso dell’ingresso di Audi in F1 sia del rientro di Porsche (ne era uscita nel 1964) si ipotizzano sinergie con alcune compagini. Per i Quattro Anelli la strada da battere sarebbe quella dell’acquisto di McLaren (vetture di serie incluse) al 100%, con il prezioso apporto della compagnia di Woking sotto il piano dei telai, dell’aerodinamica e della gestione.
Riguardo alla Porsche, da tempo operativa sugli e-Fuel e aderente all’iniziativa Haru Oni per la fabbricazione in Cile varata assieme a Siemens Energy, l’ipotesi principale parla di una partnership con Red Bull, chiaramente per condividere, mediante la fornitura delle PU, i costi dello sviluppo.
I due marchi di Volkswagen Group lavorerebbero, pertanto, in parallelo, spartendo la componente non motoristica elaborata con la McLaren e i sistemi propulsivi pensati, collaudati e forniti dalla Red Bull, fresca di trionfo nel campionati piloti con Max Verstappen, che ha posto fine alla egemonia della Mercedes.
L’approdo sfiorato sotto la guida di Domenicali
I propositi poggiano su fondamenta solide, alla luce dei trascorsi professionali di Stefano Domenicali, il quale, una volta lasciata la Ferrari nell’aprile del 2014, era passato nel novembre dello stesso anno all’Audi con la carica di vicepresidente new business initiatives, che comprendeva peraltro la valutazione dell’accesso del Costruttore di Ingolstadt nella classe regina del motorsport. Un’ipotesi momentaneamente accantonata a seguito dell’approdo di Domenicali in Lamborghini, prima dell’investitura da egli ricevuta al comando della F1, in sostituzione di Chase Carey.
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