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Dazi Trump, arriva la decisione di Porsche

In merito ai dazi di Trump, la Porsche ha preso la sua decisione probabilmente definitiva. Scopriamo insieme cosa succederà in futuro.
La crisi di Porsche ha avuto inizio qualche mese prima dei dazi di Trump. I provvedimenti presi dagli USA in termini economici ed espansionistici, hanno messo in ginocchio numerose case automobilistiche.
Tra cui, proprio il marchio citato. Aver lavorato per anni e anni fino a consolidare il proprio posizionamento sul mercato, non è stato sufficiente. Si sono rese necessarie delle misure molto più accurate, le quali verranno poi riportate in questo articolo.
Ecco la decisione dell’azienda
Nonostante questi provvedimenti siano fortemente limitanti, la casa produttrice tedesca si è schierata dalla parte opposta. Infatti, Porsche ha reso noto di non avere alcuna intenzione di trasferirsi negli USA. Il suo ciclo produttivo rimarrà così invariato.
Nonostante questa sarebbe stata la via migliore per ridurre l’impatto dei dazi, la Porsche ha deciso di non arretrare di un solo passo. Le tariffe altalenanti e imprevedibili continueranno così ad estendere il loro raggio d’azione su chi non produce negli USA.
La casa automobilistica dovrà così affrontare alcune sfide piuttosto complicate. Tra queste, la diffusione lenta e dai ritmi compassati dei propri veicoli. L’idea paventata tra i vertici era quella di un trasferimento nel continente statunitense, ma nulla si è fatto.
L’effetto dei dazi sulla Porsche
Nonostante queste parole risultino quasi di pura resistenza, nei confronti di quanto deciso dagli USA, i dazi hanno fatto comunque la loro parte. Ciò porterà infatti al taglio di circa 3.900 posti di lavoro, come già deciso ormai qualche mese fa.
Le grandi aziende hanno dovuto subire perdite di oltre 30 miliardi di dollari, come si può leggere da alcuni titoli presenti in rete. Dati che non tolgono valore alla decisione presa, ma che denotano anche delle conseguenze non trascurabili.
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