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Crisi Maserati: Stellantis manda gli operai in Serbia

A causa della crisi che Maserati affronta ormai da parecchio tempo, Stellantis ha deciso di trasferire i propri operai in Serbia.
La crisi Maserati qualche mese fa, ha costretto la rinomata multinazionale a fermare la produzione. Una decisione che, a sentirla qualche anno fa, sarebbe sembrata assurda anche solo al suo pensiero. Oggi è diventata invece una triste realtà.
Per questo motivo, come si legge dal titolo, il grande gruppo Stellantis (di cui fa parte il marchio citato) ha preso una decisione. Ovvero, trasferire i propri operai a lavorare presso gli stabilimenti presenti in Serbia. Quali risultati si otterranno da tutto ciò?
Ecco la decisione di Stellantis
Nel gergo lavorativo e professionale, si parla di distacco nel momento in cui la manodopera viene trasferita in un altro Paese per decisione della stessa azienda. E questo è esattamente ciò che ha attuato Stellantis, scegliendo come destinazione la Serbia.

Le vendite in calo del marchio citato hanno costretto buona parte degli operai a dislocare la produzione altrove. La proposta in questione non è stata fatta in realtà ai lavoratori già impiegati, bensì a coloro che si trovano in cassa integrazione.
La proposta riguarda proprio quanto descritto nel titolo, ma con un’eccezione: andare a lavorare in Serbia, a produrre la Fiat Grande Panda. Lo stabilimento che ospiterà questo nuovo ciclo produttivo si trova a Kragujevac.
I numeri della crisi di Maserati
I numeri della crisi della rinomata multinazionale sono fortemente negativi. Basti pensare che sono stati fatti dei tagli importanti agli investimenti, con decurtazioni che sono arrivate anche a 1,5 miliardi di euro.
Alcuni modelli che erano già in procinto di compiere il loro debutto, come la MC20 elettrica, difficilmente vedranno la luce. Non nel breve periodo almeno. Questa situazione potrebbe ripercuotersi anche su altri modelli ancora, benché ci si auguri il contrario.
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