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Crisi automotive: costruttori e fornitori chiedono interventi urgenti

A causa della crisi automotive attualmente in corso, costruttori e fornitori stanno richiedendo interventi urgenti a chi di dovere.
Dopo la notizia della bancarotta di un fornitore rinomato in tutta la Germania, i costruttori e gli stessi fornitori hanno deciso di darci un taglio. La crisi automotive ha portato loro a richiedere un intervento immediato da parte di chi di dovere.
Ad essersi coalizzate per un obiettivo comune sono state l’Acea, associazione europea per i costruttori e la Clepa, che si occupa della tutela dei fornitori. Le due associazioni hanno unito le forse per rivolgersi ai vertici europei, col fine di porre fine a questo periodo critico.
Periodo buio senza fine: come reagire?
La sensazione generale, è che si sia tristemente giunti ad un punto di non ritorno. Ora più che mai, è arrivato il momento di intervenire senza dilungarsi ulteriormente. Il punto cruciale è quello di sostenere tutte le attività di decarbonizzazione, cosa non facile.
Il dialogo proposto dagli organi di tutela si sorreggerà su tre punti chiave. Il primo sarà attuare una politica che si basi sull’offerta e sulla domanda, una delle leggi più antiche nonché efficaci del mercato.
Il secondo punto consisterà invece nell’adottare misure coerenti. Terzo e ultimo punto sarà la risoluzione di alcune questioni ancora oggi aspre, evitando così le sanzioni previste a cui l’Ue ha fatto riferimento più volte.
Il ruolo di Draghi
In tutta questa vicenda, avrà un ruolo anche l’ex premier Mario Draghi. Le due associazioni a tutela di costruttori e fornitori, hanno richiesto anche la sua presenza ai vari tavoli di discussione che si terranno prossimamente.
Le politiche industriali attuate dall’economista romano saranno infatti oggetto di revisione, sperando che siano (citando testualmente) l’elemento determinante per la riuscita proprio di questi dialoghi.
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