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Congestione nei porti europei: il dilemma delle auto elettriche cinesi
Come l’accumulo di auto elettriche nei porti europei sta creando gravi problemi logistici. Cosa si potrà fare per risolvere la situazione.
Il panorama logistico europeo sta affrontando una sfida crescente a causa dell’accumulo di auto elettriche nei suoi porti, un fenomeno spinto soprattutto dalla produzione cinese. La situazione attuale vede i terminal trasformarsi in veri e propri parcheggi a lungo termine, complicando notevolmente i processi di distribuzione automobilistica.
La crisi dei parcheggi portuali
Con la diminuzione degli incentivi per l’acquisto di veicoli elettrici e vari ostacoli logistici, i produttori, in particolare quelli cinesi, sono stati costretti a lasciare le auto invendute nei parcheggi dei terminal. Questa pratica sta causando non solo un ingorgo fisico nei porti, ma anche un intasamento nei sistemi di gestione e movimentazione delle merci. Il porto di Anversa-Bruges, il principale punto di ingresso per le importazioni automobilistiche in Europa, è uno dei più colpiti. Con veicoli parcheggiati per periodi che arrivano fino a 18 mesi.
L’aumento dei tempi di stoccaggio e i ritardi nella movimentazione dei veicoli stanno provocando frustrazioni diffuse tra gli operatori logistici. In Germania, al terminal di Bremerhaven, si è verificato un significativo aumento dei tempi di stoccaggio a seguito della cessazione degli incentivi statali per le auto elettriche. Anche in Grecia e Italia, i ritardi nei porti del Pireo e di Livorno sono stati descritti come particolarmente problematici, complicando ulteriormente la situazione.
La decisione di aziende come Byd e Saic di intensificare le esportazioni per mantenere attive le loro linee produttive in Cina ha aggravato ulteriormente la situazione. Soprattutto in vista della possibile introduzione di nuovi dazi europei. Nel 2023, l’importazione di veicoli cinesi è aumentata del 58%, una crescita che non è stata accompagnata dalla necessaria infrastruttura logistica o dalla capacità di gestire efficacemente i trasporti.
Strategie e soluzioni proposte
Per risolvere questa problematica, le autorità portuali stanno richiedendo ai produttori di fornire documentazione adeguata che attesti i piani di trasporto dei veicoli al di fuori dei terminal. È essenziale che i costruttori instaurino collaborazioni più efficienti con distributori affidabili e organizzati, capaci di gestire le spedizioni in maniera efficace.
Il settore automobilistico e logistico deve affrontare non solo la mancanza di infrastrutture dedicate. Ma anche l’ostilità di alcuni operatori logistici nei confronti di nuovi clienti o aziende di minori dimensioni. Questa situazione sottolinea la necessità di un approccio più integrato e cooperativo per superare i “colli di bottiglia” esistenti e garantire un flusso commerciale più fluido e sostenibile.
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