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Cina: la tregua sui prezzi delle elettriche è durata poco
Dopo solo alcuni giorni è già terminata la tregua sulle elettriche e i prezzi eccessivamente bassi proposti dalla Cina.
La breve pausa nella battaglia dei prezzi sul mercato delle auto elettriche, forzata dalle autorità cinesi, è giunta al termine in un lasso di tempo ridotto. La settimana scorsa, il Ministero dell’Industria ha chiesto a numerosi produttori di autoveicoli di sottoscrivere un accordo proibendo una serie di tattiche commerciali e imponendo l’adempimento a una “concorrenza onesta”, evitando così tariffe inusuali e promozioni ingannevoli. Nonostante ciò, l’associazione dei produttori ha abbandonato il proprio coinvolgimento pochi giorni dopo, mentre Tesla, uno dei firmatari, ha dato il via a una nuova campagna di sconti e promozioni.
La risoluzione dell’Associazione Cinese dei Produttori di Automobili (Caam) di rinunciare al proprio impegno di mettere fine alla battaglia dei prezzi. La ragione principale risiede in una questione legale: l’associazione crede che l’accordo, nonostante le indicazioni poco chiare sui prezzi che non presuppongono un controllo effettivo (proibito dalle leggi antitrust), possa essere considerato un’infrizione delle regolamentazioni antitrust cinesi. Già nel mese di marzo, la Caam aveva esortato i produttori locali a moderarsi nel ridurre i prezzi.
L’azienda che ha innescato la battaglia dei prezzi, Tesla, ha messo in discussione la tregua. Dallo scorso autunno, l’azienda ha costantemente abbassato i prezzi dei propri veicoli in Cina, culminando in un drastico taglio a gennaio che ha suscitato l’indignazione tra i clienti e ha sollecitato la risposta di numerosi rivali. Il giorno dopo la sottoscrizione dell’accordo, Elon Musk e i suoi collaboratori hanno inaugurato una nuova campagna promozionale, proponendo sconti significativi fino a 3.500 yuan (approssimativamente 440 euro al cambio corrente) per i possibili acquirenti dei modelli Model Y e Model 3.
Anche questa azione di Tesla ha ricevuto immediata risposta, con le collaborazioni tra Volkswagen, Saic e Faw che hanno introdotto nuove riduzioni di prezzo per le auto elettriche della linea ID. Questo si è verificato a scapito di Pechino e delle autorità centrali, che evidentemente stanno facendo i conti con le complesse dinamiche di competizione di un mercato libero e capitalista.
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