Nuove voci su di una possibile cessione di Maserati: la risposta di Stellantis

Riguardo ad una possibile cessione di Maserati, Stellantis ha scelto di esporsi rivelando alcuni dettagli molto interessanti.

Nei mesi scorsi, si è fatto un gran parlare riguardo una possibile cessione di Maserati. Il periodo di crisi precedente all’anno corrente ha portato queste voci a solidificarsi ulteriormente, arrivando così a dare ancora più credito a quanto si è detto ultimamente.

Così, vista la situazione, hanno deciso di intervenire proprio i diretti interessati. Stellantis, tramite una dichiarazione dai forti connotati ufficiali, ha rese noto quelle che sono le sue reali intenzioni. Scopriamo insieme le intenzioni della multinazionale.

Le parole di Stellantis

La multinazionale, come da pronostico, ha smentito le voci in questione: “Con rispetto, Maserati non è in vendita“. Nessun comunicato, nessun giro di parole. Solamente fatti riportati così come sono, e fatti smentiti così come sono stati detti da presunti insider.

Nonostante questo, le motivazioni a favore della tesi seguente ci sono state eccome. Doveroso infatti ricordare che nel 2024 le vendite del marchio si siano praticamente dimezzate. Solo 11.300 mila unità vendute complessivamente, in un tonfo mai visto prima.

Le perdite operative hanno rischiato di sfiorare una preoccupante cifra di 300 milioni di euro. E dunque, ora che è stato reso noto che il marchio non sarà venduto, come verrà risolta questa situazione?

Come verrà risolta la crisi?

Certificato ufficialmente che la Maserati non è in vendita, come ci si può comportare d’ora in poi? Al momento non è dato saperlo, ma maggiori informazioni ci verranno comunicato nel momento in cui il nuovo CEO Antonio Filosa presenterà il suo piano per l’Italia.

Questo dovrebbe portare ad un cambiamento generale. E quindi, a delle novità riguardanti anche il celebre marchio. Marchio che, come è doveroso ricordare, malgrado la crisi rappresenta comunque un’eccellenza. Motivo per cui l’interesse comune è tenerlo in vita.

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