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Carburanti, GdF: “a gennaio 989 violazioni su 2.500 controlli”
Sul caro carburanti interviene la Guardia di Finanza, che spiega di aver ravvisato 989 violazioni a gennaio su un totale di 2.500 controlli.
Durante un’audizione alla Commissione Attività produttive della Camera, interpellato sulla trasparenza dei prezzi dei carburanti, il capo Ufficio tutela uscite e mercati del Comando generale della Guardia di finanza, il colonnello Alberto Nastasia ha illustrato la situazione attuale, sulla base degli ultimi dati raccolti: “Nel solo mese di gennaio sono stati eseguiti 2.518 interventi, contestando 989 violazioni alla disciplina prezzi, di cui 341 per mancata esposizione e/o difformità dei prezzi praticati rispetto a quelli indicati e 648 per omessa comunicazione al ministero”.
Quindi, Nastasia ha passato in rassegna l’andamento dello scorso anno, caratterizzata da gravi criticità per gli automobilisti: “Nel corso del 2022 i reparti della Guardia di finanza hanno seguito 5.187 interventi in tema di trasparenza dei prezzi dei carburanti, contestando 2.809 violazioni alla relativa disciplina, di cui 717 per mancata esposizione o difformità dei prezzi praticati rispetto a quelli indicati e 2.092 per violazioni agli obblighi di comunicazione”.
Con la salita al potere del nuovo Governo, presieduto da Giorgia Meloni, le Fiamme gialle hanno ricevuto in apertura di quest’anno delle chiare istruzioni. L’esecutivo ha impartito l’ordine di incrementare il numero di ispezioni e controlli delle stazioni di rifornimento.
Accertamenti intensificati dal 10 gennaio
“Il 10 gennaio 2023 – ha ricordato il colonnello – è stata disposta un’intensificazione di controllo sui prezzi del carburante mediante un piano di interventi che è tuttora in corso ed è mirato nei confronti di soggetti inottemperanti all’obbligo di comunicazione al Mimit della variazione dei prezzi praticati a partire dal primo gennaio 2023″. Stando alla tesi del colonnello consistono in “inadempienti cronici, ossia che non provvedono sistematicamente agli obblighi in rassegna” o “hanno comunicato prezzi significativamente superiori rispetto al valore medio di riferimento”.
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