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Carburanti, ecco perché i prezzi stanno schizzando alle stelle
Il 2025 si è aperto con una corsa al rialzo dei prezzi dei carburanti. L’impennata riguarda soprattutto i distributori delle autostrade.
Negli ultimi giorni, i prezzi dei carburanti stanno registrando un forte incremento, spingendo la benzina e il gasolio ai livelli più alti degli ultimi mesi. Questo rincaro è dovuto principalmente a due fattori: il primo riguarda l’aumento delle quotazioni dei prodotti raffinati, influenzato dalle speculazioni legate alle prospettive dei mercati energetici. Il secondo elemento è di natura normativa e concerne i maggiori costi sostenuti da rivenditori e gestori per la quota d’obbligo di miscelazione annuale dei biocarburanti.
Questi due fattori combinati stanno incidendo pesantemente sui prezzi alla pompa, con la benzina che si attesta in media a circa 1,80 euro al litro e il diesel sopra 1,70 euro. Secondo le ultime rilevazioni di Staffetta Quotidiana, la verde è tornata ai livelli di inizio settembre 2024, mentre il gasolio ha raggiunto quelli di fine agosto.
Le rilevazioni: l’aumento nel dettaglio
L’aggiornamento fornito dai gestori di circa 18 mila impianti, comunicato il 12 gennaio all’osservatorio del Ministero delle Imprese, conferma l’aumento dei prezzi medi. La benzina self-service è arrivata a 1,800 euro/litro, con un incremento di sette millesimi rispetto alla rilevazione precedente, mentre il diesel ha toccato quota 1,703 euro/litro, segnando un aumento di otto millesimi.
Per quanto riguarda il servito, i costi sono ancora più elevati: la benzina si attesta a 1,939 euro/litro, il diesel a 1,842 euro/litro, mentre il Gpl resta invariato a 0,737 euro/litro. Anche i prezzi del metano e del Gnl hanno subito lievi rialzi, rispettivamente a 1,465 euro/kg e 1,442 euro/kg.
Codacons: l’allarme sui prezzi autostradali
La situazione è ancora più critica lungo le autostrade, dove i prezzi del carburante sono sensibilmente superiori rispetto alla rete urbana. La benzina si trova a 1,898 euro/litro nel self-service e supera i 2,159 euro/litro al servito, mentre il gasolio raggiunge 1,808 euro/litro e 2,074 euro/litro al servito. Il Codacons ha lanciato un allarme in merito ai prezzi del servito, segnalando punte di 2,30 euro al litro per la benzina e fino a 2,40 euro sull’A1.
L’associazione ha denunciato che sui listini pesano sia i costi di miscelazione dei biocarburanti che le speculazioni sui mercati petroliferi. “Il rialzo delle quotazioni non giustifica livelli così elevati in autostrada. Rispetto al mese scorso, un pieno di benzina costa oggi quasi 2,2 euro in più, mentre per il diesel la spesa aumenta di 2,4 euro. Su base annua, considerando una media di due pieni al mese, gli automobilisti potrebbero dover sostenere un’aggravio di spesa pari a +52 euro per la benzina e +57,6 euro per il diesel“, ha spiegato il Codacons.
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