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BYD punta in alto: svelato il grande obiettivo della casa cinese

BYD punta a diventare leader globale delle auto elettriche, con l’obiettivo di espandere le vendite all’estero al 50% entro il 2030.
BYD, ormai, è il primo costruttore per vendite di auto elettriche cinesi. Tuttavia, attualmente, il successo della Casa si basa principalmente sulle vendite in patria. Nonostante ciò, BYD non si accontenta e ha dichiarato di voler crescere ulteriormente, con un obiettivo chiaro: espandere la propria presenza al di fuori della Cina.
Obiettivo: il 50% delle vendite all’estero entro il 2030
Secondo recenti indiscrezioni, l’obiettivo del colosso cinese è quello di vendere il 50% delle sue auto su mercati stranieri entro il 2030. Tra i mercati più interessanti, BYD indica Europa e America del Sud, non solo per i numeri complessivi di queste aree, ma anche perché, a causa dei dazi attuali, gli Stati Uniti non offrono un terreno favorevole per una grande penetrazione. Fissare degli obiettivi a lunga scadenza è tipico della mentalità dei Paesi comunisti, dove si ragiona a piani quinquennali: dal fissarli al raggiungerli, però, c’è una bella differenza.
La strategia europea e la crescita globale
Questi obiettivi di vendita sono stati presentati dai vertici aziendali a piccoli investitori verso la fine dello scorso anno. Attualmente, BYD vende oltre il 90% dei suoi modelli in Cina, con un totale di 4,27 milioni di immatricolazioni nel 2024, includendo sia elettriche che ibride. Non sono state fatte previsioni precise sui volumi complessivi al 2030, ma è chiaro che la crescita del brand è stata impressionante in patria. Nel 2020, BYD ha venduto circa 430.000 vetture, e in soli cinque anni è riuscita a decuplicare la sua quota nel mercato globale, ma teniamo presente che tale risultato è stato ottenuto quasi esclusivamente grazie alla vendite fatte in Cina.
La competizione sul mercato globale
La rapida ascesa di BYD pare stia suscitando preoccupazione anche tra i giganti del settore, come Ford. Jim Farley, CEO di Ford, ha dichiarato che per competere nel futuro dovranno “vincere contro BYD”, anche se visto il calo della quota di mercato nel Vecchio Continente, l’impressione è che la casa americana abbia già altri notevoli competitor di cui preoccuparsi. Inoltre, il presidente di BYD, Wang Chuanfu, si è definito l’“Henry Ford del XXI secolo”, senza specificare bene peraltro in cosa si identificasse con il celeberrimo ideatore della Model T.
Per ora i numeri di BYD in Europa sono marginali, tant’è che nel 2024 nessuna auto del brand cinese ha raggiunto la top ten delle auto più vendute e nemmeno la top ten riservata alle elettriche, mentre, tanto per fare un esempio, la Tesla Model Y si è guadagnata la quarta posizione nella classifica assoluta. Che dire, magari in futuro BYD dominerà il mercato, ma per il momento di sue auto nelle strade del Vecchio Continente ne circolano pochine.

L’espansione internazionale
Nel 2025, si prevede che BYD forse supererà Tesla nel mercato delle auto elettriche, con circa 5 milioni di vetture vendute. Di queste, quasi la metà saranno elettriche. Questo segna un passo decisivo verso la globalizzazione del brand, con l’intenzione di ridurre la sua quota in Cina al 80% e destinare il restante 20% ai mercati esteri, dove, però, le auto a batteria non incontrano il favore dei consumatori e men che meno quelle prodotte in Cina.
A conferma di ciò, una ricerca di Rho Motion ha evidenziato che le vendite di BYD in Europa sono più che quadruplicate nel primo trimestre del 2025 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, tenendo comunque presente che la base di partenza erano numeri molto bassi. Difatti tradotta in numeri questa “grande crescita” è pari a le 37.201 auto vendute e una quota del 4,1% del mercato europeo dei veicoli elettrici: non esattamente numeri tali da giustificare toni trionfalistici.
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