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BYD, la ricarica veloce pronta per arrivare in Europa
Il colosso cinese annuncia una rete di ricarica ultraveloce e l’arrivo dei modelli Han L e Tang L. Dal 2025 produrrà veicoli in Ungheria per evitare i dazi.
La cinese BYD accelera sull’elettrificazione del mercato europeo e annuncia la costruzione di una rete di ricarica ultraveloce da 1.000 kW nel Vecchio continente, replicando il modello già adottato in patria. La conferma è arrivata direttamente da Stella Li, vicepresidente esecutivo del colosso dell’auto elettrica, nel corso di un evento ufficiale in Belgio. L’infrastruttura supporterà la diffusione della nuova gamma di veicoli BEV ad alte prestazioni e si affiancherà alla produzione locale che inizierà in Ungheria entro la fine del 2025.
Rete da 1.000 kW: 400 km di autonomia in 5 minuti
La nuova rete BYD sarà costruita attorno alla tecnologia Super Charging da 1 megawatt (1.000 kW), già operativa in Cina. Questa potenza permetterà ai veicoli compatibili di recuperare fino a 400 km di autonomia in appena 5 minuti, rendendo la ricarica ultraveloce un nuovo standard per i modelli premium del marchio. I primi veicoli progettati per questa rete sono già stati presentati in patria: si tratta delle Han L e Tang L, due vetture che debutteranno presto anche in Europa e che condividono la piattaforma Super E-Platform.
Han L e Tang L: prestazioni da supercar, prezzo sotto i 50.000 euro
Le BYD Han L e Tang L rappresentano il vertice dell’offerta del brand cinese. La Han L è una berlina sportiva lunga 5,05 metri, dotata di una batteria LFP da 83,2 kWh, capace di supportare la ricarica a 1.000 kW. Disponibile con motore singolo da 670 CV o bimotore 4WD da 1.101 CV, scatta da 0 a 100 km/h in 2,7 secondi e raggiunge i 305 km/h, con un’autonomia omologata (in Cina) fino a 701 km.
La Tang L, invece, è un SUV a 7 posti lungo 5,04 metri, con batteria da 100,5 kWh e autonomia tra 560 e 670 km. Anch’essa offerta in versione bimotore, tocca i 100 km/h in 3,6 secondi e raggiunge i 287 km/h. In Cina, entrambi i modelli sono proposti a un prezzo compreso tra 34.000 e 46.000 euro, un posizionamento molto competitivo se confermato in Europa.
La svolta produttiva in Ungheria per aggirare i dazi
L’espansione europea di BYD passa anche da una nuova fabbrica a Szeged, in Ungheria, dove verranno costruiti modelli elettrici e plug-in hybrid destinati al mercato UE. In questo modo l’azienda potrà evitare i dazi del 17% imposti sui veicoli elettrici cinesi (che si sommano al 10% attuale), rendendo i suoi modelli ancora più competitivi. La produzione inizierà nella seconda metà del 2025, in parallelo con quella della BMW a Debrecen, dove nasceranno i veicoli della piattaforma Neue Klasse.
Sempre a Debrecen, la cinese CATL costruirà una gigafactory da 100 GWh, destinata a rifornire non solo BMW, ma anche Mercedes e altre case europee. L’Ungheria, grazie a queste partnership, mira a uscire dalla recessione tecnica e a raggiungere una crescita del 3,4% entro il 2025, secondo quanto dichiarato dal capo di gabinetto di Viktor Orban, Gergely Gulyás.
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