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Bugatti W16 Mistral: sviluppo in 9 mesi grazie alla realtà virtuale
Lo sviluppo della Bugatti W16 Mistral ha impiegato appena 9 mesi grazie alla VR, come raccontato dal capo della divisione design.
La Bugatti W16 Mistral è l’ultima hypercar sviluppata dal Costruttore d’oltralpe. Un veicolo di grande impatto per il produttore, poiché decreta il ritiro del propulsore a 16 cilindri fin qui impiegato.
Ai microfoni di The Drive, Anscheidt, direttore del design di Bugatti, ha evidenziato quanto la realtà virtuale abbia riposto aspettative nella progettazione della W16 Mistral da 5 milioni di dollari. Ad avviso di Anscheidt, l’impiego della VR è una tappa rilevante nel momento in cui si parla di mezzi di trasporti. In aggiunta, ha consentito di elaborare la configurazione estrema in appena nove mesi.
Il numero uno del dipartimento design di Bugatti considera la VR ormai parecchio diffusa. Eppure, lo stimola tuttora “sporcarsi le mani” con l’argilla, nella realizzazione dei modellini in scala. Le risorse tecnologiche hanno raggiunto degli standard così eccellenti da consentire un progresso verso il prodotto finale, ha aggiunto il manager.
Applicati Blender e Alias
Assicurare che un’auto sia proporzionata nella maniera corretta richiede adesso un dispendio decisamente inferiore di tempo e risorse. Usufruendo di Blender, un celebre programma CAD, la squadra addetta ha l’opportunità di definire delle riproduzioni virtuali, con cui analizzare meglio l’operato, visto l’impiego delle strumentazioni contemporanee.
Il passo seguente è dato dall’impiego di un software CAD più avanzato, denominato Alias. L’interpretazione conclusiva ottenuta con il modello finale permette di avere degli strumenti specifici per la produzione. Pure in tal caso si riesce a sfruttare la realtà virtuale per apportare ogni modifica necessaria, comprese quelle piccole e solo in apparenza minori, visualizzabili in scala reale. Stando ad Achim Anscheidt il reparto ha attualmente la capacità di risparmiare il 40 per cento del tempo in confronto a 15 anni fa e il 20 per cento rispetto a cinque anni fa.
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