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Brutte notizie per i proprietari di questi due modelli Audi

Richiami nel settore automotive: Audi, Stellantis e Land Rover affrontano problemi di sicurezza legati a dispositivi difettosi. Ecco tutti i dettagli sui modelli coinvolti e le azioni previste.
Il mondo dell’automotive è nuovamente scosso da una serie di richiami legati agli airbag difettosi, una tematica che nel corso degli anni ha già coinvolto milioni di veicoli. Stavolta tocca ad Audi, ma non è l’unica: anche Stellantis, con i marchi Citroën e DS, e Land Rover sono coinvolte in campagne di ritiro a causa di componenti potenzialmente pericolosi. Il rischio in molti casi? Malfunzionamenti durante l’apertura degli airbag che potrebbero mettere a repentaglio la sicurezza degli occupanti.
Stellantis: rischio elevato per C3 e DS3
Il richiamo più imponente riguarda Stellantis, che ha coinvolto oltre 600.000 vetture tra Citroën C3 e DS3, prodotte tra il 2009 e il 2019. Il difetto riguarda gli airbag Takata, noti per il deterioramento delle sostanze chimiche contenute nel sistema di gonfiaggio, soprattutto in ambienti caldi e umidi. Secondo le comunicazioni ufficiali, in alcuni casi si è consigliato di non utilizzare affatto il veicolo fino all’intervento. Il richiamo è in corso in circa 20 Paesi europei, ma la scarsità di ricambi sta causando notevoli ritardi nelle riparazioni, con forte disagio per gli utenti.
Anche Land Rover tra i coinvolti
Anche Land Rover ha annunciato un richiamo per alcuni Discovery Sport prodotti tra il 2015 e il 2017. Il problema è ancora una volta legato agli airbag Takata lato guida, il cui alloggiamento può rompersi in caso di esposizione prolungata a calore e umidità, rilasciando frammenti metallici nell’abitacolo. La casa britannica invita i proprietari a contattare con urgenza la rete di assistenza per verificare la presenza del difetto e procedere, se necessario, alla sostituzione gratuita del modulo. Sebbene non sia stato imposto un divieto di guida, si consiglia massima prudenza in attesa della riparazione.

Audi richiama le nuove A6 e A7
Il caso più recente riguarda Audi, che ha avviato un richiamo ufficiale per i modelli A6 e A7 prodotti tra il 24 ottobre 2024 e il 29 gennaio 2025. Il problema è riconducibile al modulo airbag del passeggero, che potrebbe presentare danni interni al sistema di gonfiaggio. In caso di incidente, ciò potrebbe impedire il corretto dispiegamento dell’airbag, riducendone drasticamente l’efficacia protettiva. Va sottolineato che questi dispositivi non sono prodotti da Takata, l’azienda giapponese già nota per precedenti richiami di massa. Si tratta di vetture appena immesse sul mercato e, secondo Audi, il numero di unità coinvolte dovrebbe essere relativamente contenuto. L’intervento in officina è gratuito e durerà circa un’ora.
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