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Intelligenza artificiale e sistemi frenanti: la scoperta che cambia tutto
Per il settore automotive il supporto che è in grado di dare l’intelligenza artificiale può avere un forte impatto: ecco in quale misura.
Non è un mistero che l’intelligenza artificiale venga usata anche e soprattutto nel settore automotive. A questo proposito si ha testimonianza diretta di varie casistiche molto interessanti.
Basti pensare alla recente scoperta delle Auto Sapiens, le quali in un futuro prossimo potrebbero facilmente fare parte della quotidianità. Il rapporto che intercorre tra automobilisti e IA sarà quindi regolamentato da questi nuovi prototipi.
Intelligenza artificiale e freni: la recente scoperta
Un esperimento effettuato di recente nel celebre polo della Silicon Valley ha evidenziato l’ennesimo caso di utilizzo proficuo dell’IA. Oltre ad avere ridotto i tempi di produzione di numerosi modelli di autovettura, sono state fatte anche altre piacevoli scoperte.
In particolare sui sistemi frenanti, per i quali vengono condotti giornalmente centinaia se non migliaia di test. La sicurezza dei consumatori è importante, motivo per cui a questa componente viene dedicata un’attenzione particolare.
In questo senso potrebbe rivelarsi utile proprio l’IA, tecnologia moderna attualmente in voga in (quasi) qualsiasi settore. Essa è infatti non solo in grado di riconoscere subito falle ed errori, ma anche di correggerli con tempistiche non accessibili all’essere umano.
Dal punto di vista innovativo, è molto interessante l’approccio adottato da Brembo, azienda innovatrice di sistemi e impianti frenanti. Il gruppo in questione si sta infatti servendo dell’IA Azure OpenAI per sviluppare ALCHEMIX, una soluzione capace di generare nuove formule per le pastiglie dei freni.
Incremento dell’IA in Italia
L’incremento dell’IA sul territorio italiano avrà inizio a partire da un importante investimento fatto da Microsoft, dal valore di 4,3 miliardi di euro entro il prossimo biennio. Verranno inoltre proposte numerose iniziative di formazione per tutti i cittadini.
La finalità di tutto ciò sarà non solo quella di espandere le proprie competenze, ma anche quelle di abituare le persone comuni ad un utilizzo quotidiano dell’intelligenza artificiale. Cosa che potrebbe sussistere a breve, visti i tanti settori in cui viene impiegata. Per l’Italia sarà un periodo di grande innovazione, che la porterà ben presto ad essere una delle principali mete europee in termini di nuove tecnologie.
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