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Questi brand automobilistici possono fallire, ecco perché

I brand automobilistici che valuteremo a breve, sono fortemente esposti al fallimento: scopriamo insieme il perché.
In un periodo storico dove i dazi Usa e le normative dell’Unione Europea regnano sovrani, alcuni brand automobilistici sono inevitabilmente destinati a fallire. L’imprevedibile andamento dell’industria automobilistica espone un po’ tutti a dei rischi concreti.
Tuttavia, alcune realtà del settore potrebbero patire una sofferenza maggiore. Gli esperti del mercato, a questo proposito, hanno identificato quelle che sono le aziende più esposte ai rischi di questo periodo.
Ecco le aziende più a rischio
La crisi generale potrebbe arrecare alcuni problemi un po’ a tutti. Alcuni marchi saranno tuttavia maggiormente esposti rispetto ad altri. A questo proposito, il dominio di BYD potrebbe mettere in difficoltà numerose realtà appartenenti al mercato cinese.

Nio, Xpeng e Li Auto sono solo alcuni dei nomi che potrebbero trovarsi in evidenti difficoltà, per via del dominio del costruttore citato. Una delle ragioni più comuni del fallimento dei grandi gruppi, è proprio l’arrivo di una realtà ancora più solida e strutturata sul mercato.
A trovarsi in un periodo di forte difficoltà è stato proprio il marchio Nio, che ha dovuto raccogliere circa 400 milioni di euro di capitale. Questa manovra di emergenza è stata messa in pratica in seguito ad una perdita di 670 milioni durante lo scorso 2023.
Il problema rappresentato da BYD
Per un gruppo che trionfa, ci sono e sempre ci saranno altre realtà aziendali tristemente destinate a soccombere. Gli esperti hanno definito BYD come l’elefante nella stanza, in grado di smuovere gli equilibri ad ogni minimo passo.
Nel frattempo, gli oggetti presenti intorno al popolare costruttore rischiano di venire inevitabilmente schiacciati. Gli analisti ritengono molto basse, le probabilità secondo cui la maggior parte delle aziende si possano salvare. Sia in Cina che a sua volta in Europa.
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