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Bmw: ‘Sì all’abbattimento delle emissioni, l’Europa però ci aiuti’
In un’intervista a l’ANSA, Pieter Nota, membro del consiglio di amministrazione di Bmw, ha parlato del futuro dell’automotive.
Dal presente, con la questione della crisi dei microchip che ha portato ai ritardi di consegna delle auto ai clienti, al futuro, con la questione dell’abbattimento delle emissioni e la conversione alle energie alternative da parte dell’intero settore dell’automotive. Di tutto questo, ma non solo, ha parlato in un’intervista a l’Ansa Pieter Nota, memo del consiglio di amministrazione di Bmw Group. Vediamo ora nel dettaglio che cosa ha detto.
Bmw: vendite ottime nonostante la crisi dei microchip
“Anche noi abbiamo perso qualcosa nella produzione per la crisi dei chip ma meno dei competitor diretti, gestendo meglio la contingenza e rimanendo leader nel settore premium” ha esordito Pieter Nota parlando della questione della crisi dei microchip che non ha però frenato la crescita della casa automobilistica tedesca. Basti pensare che i ricavi del terzo trimestre del 2021 sono stati di 27,47 miliardi di euro.
“I buoni risultati derivano da una serie di operazioni finanziarie, ma soprattutto dalla forte domanda dei nostri prodotti e da un’offerta ampia e variegata, che nei modelli elettrificati ci sta dando grandi soddisfazioni” ha spiegato con soddisfazione Pieter Nota.
Bmw: auto a idrogeno e auto elettriche
Pieter Nota ha poi parlato del ruolo da leader di Bmw nel passaggio a una mobilità ecosostenibile, ricordando che entro il 2023 la casa tedesca avrà un’auto completamente elettrica all’interno di ogni suo settore.
“L’impegno di Bmw nell’evoluzione della mobilità a basso impatto fa parte della nostra strategia e da molti anni investiamo in ricerca e sviluppo. Facciamo nostro e cerchiamo di anticipare l’obiettivo globale di diminuzione di 1,5 gradi entro il 2050 con una serie di azioni concrete nella produzione” ha spiegato Pieter Nota all’Ansa.
“Noi stiamo investendo anche nell’idrogeno. Abbiamo annunciato la vendita dal prossimo anno del suv X5 Hydrogen Next, e crediamo che l’idrogeno possa essere il futuro per l’alimentazione dei auto e veicoli di grandi dimensioni. Non subito, magari dal 2026 in poi” ha aggiunto. Infine, il membro del CdA di Bmw ha rivolto un appello all’Europa: “Il problema non è soltanto la ricerca. Sono le infrastrutture il vero collo di bottiglia. L’Europa chiede ai produttori un abbattimento delle emissioni, ma deve anche rendere possibile la costruzione delle necessarie infrastrutture di ricarica”.
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