News
Batterie al sale: l’ultima frontiera della transizione elettrica
Per la transizione elettrica si fa strada una nuova soluzione, costituita dalle batterie al sale, ovverosia agli ioni di sodio.
L’Unione Europea ha deciso: a partire dal 2035 le Case produttrici non potranno più immettere in commercio le auto benzina e diesel. Uno strappo alla regola varrà soltanto per gli e-Fuel, reclamati dalla Germania, che ha avuto, infine, l’ultima parola, forte della sua influenza sulle strategie comunitarie. Adesso resta da pensare a come attuare, nel concreto, la transizione elettrica. Alcuni Paesi, tipo la Norvegia o l’Olanda, sono molto ben avviati, mentre altri, quali, ad esempio, la nostra Italia accusano un deciso ritardo. Una delle tecnologie vagliate dalle aziende consiste nelle batterie agli ioni di sodio, che noi, per comodità, indicheremo con il nome di batterie al sale. Così facendo, si riesce più facilmente a capirne il funzionamento, almeno nella prospettiva dei neofiti, curiosi di saperne, senza scendere troppo nel tecnico.
I punti di forza e di debolezza
Analogamente agli accumulatori in litio, anch’esse sono ricaricabili mediante gli ioni. In aggiunta, danno accesso a vari benefici, soprattutto uno: sono facili da reperire. Ciò potrebbe voler dire dare il benvenuto a vetture più accessibili sotto il piano economico.
Un aspetto di primaria importanza, specialmente nel caso dei brand abituati a operare sui volumi in serie, ad esempio la Fiat, giusto per restare nel Belpaese, o la Volkswagen. Che, lo ricordiamo, ha preannunciato il lancio di una berlina a zero emissioni da circa 20 mila euro, denominata ID.1. Il secondo aspetto degno di essere sottolineato consiste nella facilità di smaltimento, seguito da quello di ricarica. Entrambe sono due questioni cruciali nella corsa alla mobilità green.
Alla luce delle qualità evidenziate, vien naturale interrogarsi sul perché non abbia finora trovato applicazione. La ragione è da ricercarsi nei contro, altrettanto rilevanti, tra cui la densità energetica ridotta, la vera nota dolente. Inoltre, il decadimento delle performance è ben più rapido e da ciò servirebbe procedere con un ricambio troppo frequente. Il vantaggio economico iniziale verrebbe, dunque, a perdersi nel corso del tempo.
A ogni modo, i Costruttori vi lavorano sodo e un concept cinese da poco mostrato sfrutta proprio le batterie al sale: la Hua Xianzi, frutta della sinergia tra Jac Motors e VW.
Clicca qui per iscriverti al nostro canale Telegram
Clicca qui per mettere "mi piace" alla nostra pagina Facebook
Riproduzione riservata © - MM