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Autovelox: il Governo prova ad arginare i ricorsi

Vista la pioggia di multe prevista dagli autovelox, ci sono già stati numerosi ricorsi. Fenomeno che il Governo sta provando ad arginare.
La pioggia di multe prevista dagli autovelox ha portato negli archivi dello Stato numerose lettere di ricorso. Fenomeno prevedibile, come del resto è sempre accaduto. Dal canto suo il Governo sta cercando in tutti i modi di arginare questa tendenza.
Al momento i risultati non sono stati incoraggianti, motivo per cui sono state emanate delle direttive direttamente dai vertici. Ciò ha implicato l’apposizione di limiti sia per le contestazioni, sia per le dichiarazioni di illegittimità.
Come si sta comportando il Governo?
Una delle prime direttive fornite dal Governo è stata proprio quella per i ricorsi. Una sorta di vademecum che gli uffici e le amministrazioni devono consultare per comportarsi di conseguenza, su come si dovrebbe rispondere alle contestazioni degli automobilisti.

Delle vere e proprie istruzioni per l’uso, da rispettare nel momento in cui ci si approccia ai ricorsi ricevuti. Il primo comandamento, per così dire, fa riferimento al fatto che si debba fare fede alla piena omogeneità delle due procedure.
In questo modo, si potranno avere delle solide fondamenta rispetto ai giudizi precedenti. Tuttavia, è proprio l’omologazione la fonte principale dei problemi attuali. Infatti, l’unico strumento omologato ad oggi è quello della Ztl, ben diverso dagli autovelox.
Qual è il grande paradosso di tutto ciò?
Quella che sembra una presa di posizione solida e chiara da parte del Governo, sembra in realtà una resa. Lo stesso Giudice, in numerose sentenze della Cassazione, ha infatti fatto riferimento a delle rivisitazioni facilmente dichiarabili come infondate.
Ciò significa che, in assenza di una soluzione definitiva, proseguirà come al solito il consueto braccio di ferro tra Governo e automobilisti in via di ricorso. Si tratta dunque di una potenziale resa, seppur ufficiosa e temporanea.
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