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Automotive americano alla sfida contro l’invasione delle auto cinesi
Come l’industria automobilistica americana rischia l’estinzione di fronte all’invasione di auto a basso costo cinesi.
L’industria automobilistica statunitense si trova di fronte a una sfida senza precedenti, con la crescente minaccia rappresentata dall’invasione di veicoli e componenti auto a basso costo provenienti dalla Cina, tramite la produzione in Messico. La Alliance for American Manufacturing, un baluardo nella difesa degli interessi dell’industria americana, ha recentemente sollevato un allarme riguardante il futuro dei produttori auto nazionali. Chiedendo al governo degli Stati Uniti di adottare misure drastiche per bloccare questa marea montante.
L’estinzione imminente dell’automotive americano?
La preoccupazione principale è che l’importazione di auto low-cost cinesi, notevolmente sostenute economicamente dal governo di Pechino, possa condurre a un’estinzione del settore automobilistico americano. Queste importazioni, beneficiando degli accordi di libero scambio tra Messico e Stati Uniti. Rappresentano una via indiretta che minaccia di saturare il mercato americano, causando la chiusura di fabbriche e la perdita di innumerevoli posti di lavoro.
Strategie cinesi e la risposta americana
A complicare ulteriormente lo scenario, vi è l’annuncio da parte della BYD, colosso automobilistico cinese, di voler aprire un nuovo impianto in Messico. Questo movimento strategico si prefigge di sfruttare il Messico come trampolino di lancio per conquistare il mercato nordamericano. In un momento in cui anche aziende come Tesla intensificano i loro legami con fornitori cinesi, attirati da promesse di ingenti investimenti.
Il rapporto evidenzia come per contrastare questa tendenza, sia essenziale per le auto elettriche prodotte rispettare criteri rigorosi per accedere agli incentivi fiscali negli USA. Inclusa la produzione di batterie in paesi con accordi di libero scambio con gli Stati Uniti, privilegiando così il Messico.
In vista delle imminenti elezioni presidenziali del 5 novembre, la Alliance for American Manufacturing non è l’unica a invocare un’azione decisiva. La Alliance for Automotive Innovation esprime preoccupazioni simili riguardo le future politiche ambientali, che potrebbero favorire la Cina nel dominio della catena di fornitura per le batterie auto destinate al mercato USA.
Un appello è stato lanciato affinchĂ© si aumentino le tariffe doganali sulle importazioni auto cinesi, giĂ gravate da una tariffa del 27,5%. Questo è inteso come un passo cruciale per prepararsi ad affrontare l’ondata di veicoli cinesi che si prevede verranno esportati attraverso partner commerciali come il Messico, dove i produttori cinesi stanno strategicamente espandendo la loro presenza.
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