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Auto elettriche: ancora troppe poche colonnine al Sud
Rimangono ancora troppo poche le colonnine preposte alla ricarica delle auto elettriche installate nel Meridione.
La scarsa diffusione delle infrastrutture di ricarica delle auto elettriche rimane un problema attuale in Italia, specialmente per quanto riguarda il Mezzogiorno. Difatti, se il numero di colonnine è cresciuto esponenzialmente nel corso degli ultimi cinque, passando da 2 mila a 41 mila, le prese rimangono perlopiù confinate al Nord (57 per cento), contro il 22 per cento al Nord e il 21 per cento fra Sud e Isole.
Non meno importante, il fatto che tre quarti delle stazioni si spingono fino a una velocità di 22 kW e, pertanto, impongono delle lunghe soste. Uno dei fattori dietro alla scarsa diffusione delle vetture a batteria nel Belpaese, in netto ritardo rispetto agli altri major markets, tolta la Spagna, dove in tempi recenti, comunque, si è ravvisata una decisa inversione di rotta.
Nemmeno gli ecobonus confermati per il 2023 dal governo Meloni hanno sortito gli effetti desiderati. Il popolo italiano è ancora troppo legato alle vecchie modalità di combustione e preferisce, dunque, affidarsi eventualmente all’ibrido, anziché buttarsi a capofitto sull’elettrico. Inoltre, il reddito medio basso rispetto ai Paesi in migliore salute economica ha un impatto considerevole sulle preferenze d’acquisto degli automobilisti.
Scendendo nel dettaglio delle metropoli, alVolante riferisce di aver scoperto che a Roma, Milano e Torino, rispettivamente con 3.113, 2.309 e 1.816 connettori, sette su dieci si concentrano in strada, mentre la parte rimanente è messa a disposizione in garage, centri commerciali, hotel e ristoranti.
Lo “strano caso” di Napoli
Un caso a sé stante è Napoli, con il 91 per cento del totale installato nei garage, per proteggere meglio le colonnine e le vetture dagli atti vandalici, che implicano una spesa aggiuntiva. Tutto a norma, comunque, trattandosi di “installazioni eseguite da soggetti privati su suolo privato”. Per una maggiore copertura di colonnine sul territorio il precedente esecutivo ha stabilito di destinare 713 milioni di euro del Pnrr per la costruzione di 21 mila stazione. Peccato che la burocrazia abbia bloccato l’iter.
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