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Auto elettriche: il passaggio farebbe risparmiare trilioni alla sanità pubblica
Il passaggio alle auto elettriche comporterebbe enormi benefici per la sanità pubblica, con trilioni di dollari risparmiati solo negli USA.
L’American Lung Association ha da poco avviato un dibattito interessante su un tema che spesso tendiamo a porre in secondo piano quando l’argomento del giorno sono le auto elettriche. Ovvero le implicazioni positive non solo in termini di salute dell’ambiente, ma anche della nostra. Difatti, la transizione energetica potrebbe mettere in salvo migliaia di vite e permette di risparmiare denaro ai sistemi sanitari.
Ad avviso dell’ente, una netta virata verso le forme di mobilità elettrica (privata, commerciale, di trasporto pubblico) e una rete adeguata saprebbero comportare enormi benefici nel comparto sanitario e nella popolazione delle città maggiormente trafficate. Se ogni nuova macchina fosse venduta negli USA ad alimentazione green dal 2035, tutti i mezzi pesanti fossero a zero emissioni dal 2040 e il network di fabbricazione dell’energia fosse senza combustibili entro il 2050 si scongiurerebbero più di 110 mila morti premature.
Le stime
Sempre secondo le rilevazioni effettuate dall’American Lung Association, gli States registrerebbero 2,78 milioni di casi d’asma in meno, 13,4 milioni di giorni lavorativi persi causa malattia in meno. Complessivamente, ciò si tradurrebbe in un vantaggio per la sanità pubblica stimato in 1,2 trilioni di dollari. Insomma, sarebbe un trionfo su ogni fronte, che condurrebbe a un incremento della produttività, una salute di gran lunga migliore per i singoli cittadini e ridotte spese mediche a carico del servizio pubblico.
Qual è la situazione negli USA? Abbastanza buona, anche se c’è ancora parecchio da lavorare. Mentre certi Stati, come quelli di New York, Washington e California hanno mosso dei passi concreti, con la regolamentazione volta a bandire i motori endotermici dal 2035, analogamente al Vecchio Continente, in altri gli sviluppi stentano ad arrivare. In Europa l’obiettivo di uno switch elettrico di massa per il 2035 appare alla portata, purché le contingenze esterne non comportino rinvii.
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