News
Auto elettriche: Italia ancora maglia nera in Europa

Siamo il fanalino di coda nella vendita di auto elettriche in Europa. Scopriamo perché il nostro Paese è indietro rispetto agli altri mercati principali.
Anche nel 2024, l’Italia si conferma ultima tra i principali mercati europei nella diffusione delle auto elettriche. Mentre in altri Paesi le vendite di veicoli a batteria crescono rapidamente, nel nostro la quota di mercato resta molto bassa, evidenziando un divario sempre più marcato con il resto d’Europa.
A titolo di confronto, nel Regno Unito quasi 1 auto su 5 tra quelle immatricolate è un BEV (Battery Electric Vehicle), mentre in Italia la situazione è ben diversa: anche sommando le auto elettriche e le ibride plug-in, non si arriva nemmeno alla metà di quei numeri.
Dati impietosi: l’Italia in coda al mercato europeo
Guardando i numeri, il distacco è evidente:
- Italia → solo 4,2% di quota di mercato per i BEV
- Regno Unito → 19,6%
- Francia → 16,9%
- Germania → 13,5%
- Spagna → 5,6%, l’unico Paese con dati simili ai nostri
Se consideriamo anche le vendite di PHEV (Plug-in Hybrid Electric Vehicles), la situazione non migliora: in Italia la quota di mercato complessiva delle auto alla spina si ferma al 7,6%, contro il 28,2% del Regno Unito, il 25,4% della Francia e il 20,3% della Germania.

Perché l’Italia è così indietro?
Gli automobilisti italiani continuano a preferire le auto ibride elettrificate rispetto alle full electric. Infatti, i modelli full hybrid e mild hybrid raggiungono una quota del 40%, superando tutti gli altri mercati europei.
Ma quali sono le cause di questa diffidenza verso l’auto elettrica?
- Prezzi ancora troppo elevati rispetto alle auto tradizionali
- Stipendi fermi da anni, che rendono difficile l’acquisto di veicoli costosi
- Infrastrutture di ricarica insufficienti, soprattutto nelle aree extraurbane
- Incentivi meno vantaggiosi rispetto a quelli presenti in altri Paesi europei
Da tutti questi elementi, è chiaro che per molti italiani l’auto elettrica non può rappresentare un’opzione percorribile. Almeno non nel prossimo futuro. Troppo elevato il costo d’acquisto e troppe le difficoltà per l’utilizzo quotidiano per la stragrande maggioranza delle persone che non hanno facilità a reperire le colonnine di ricarica.
L’auto a batteria resta una scelta valida solo per chi abita nel centro storico in una città della Penisola, perchè già per i residenti delle periferie la situazione cambia di molto, e solo se ha la possibilità di ricaricare la vettura in garage.
E questo quadro non è destinato a mutare a breve. Senza contare il fatto che la decisione di diversi costruttori di fare marcia indietro e riproporre motori diesel – Stellantis lo ha annunciato di recente, le case tedesche lo hanno già fatto precedentemente – indica un cambiamento di strategia: niente più all-in sull’elettrico, che pochi vogliono, ma un’offerta diversificata che incontri i desideri di una platea di consumatori più ampia possibile.
Clicca qui per iscriverti al nostro canale Telegram
Clicca qui per mettere "mi piace" alla nostra pagina Facebook
Riproduzione riservata © - MM
