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Auto elettriche: Francia investe mezzo miliardo di euro per le colonnine
La Francia ha disposto un ulteriore investimento di 500 milioni di euro per l’installazione delle colonnine di ricarica.
Per la realizzazione di punti di ricarica dedicati alle auto elettriche, la Francia destinerà altri 500 milioni di euro, dei quali 200 saranno impiegati allo scopo di rafforzare il piano Advenir – già forte di 100 milioni – e destinato all’allestimento di colonnine convenzionali nei condomini, nei parcheggi o sulle strade.
Secondo quanto scrive AFP, le autorità istituiranno bandi per progetti di stazioni di “rifornimento superfast” per un ammontare di oltre 300 milioni di euro nell’ambito dell’iniziativa France 2030. Una quota dell’importo, pari a 50 milioni, servirà per l’elettrificazione dei veicoli pesanti, attraverso sussidi utili alla messa in opera di colonnine di ricarica apposite.
In un comunicato, il ministero dei Trasporti spiega, inoltre, come un budget di 30 milioni di euro sarà espressamente stanziato per infrastrutture di ricarica semi-pubbliche presso i professionisti dei servizi della mobilità. Stando al numero uno del dipartimento, Jean-Baptiste Djebbar, “questi 500 milioni ci consentiranno di creare punti di ricarica su tutto il territorio e in particolare nelle nostre zone rurali, al fine di accelerare l’apertura e cancellare le aree grigie della mobilità”.
Le criticità maggiori
Risale al 19 novembre scorso l’annuncio di un bando per progetti da 65 milioni con il fine di incentivare l’acquisto di automezzi pesanti e al collocamento di terminali di ricarica. Eppure, non sarà raggiunto l’obiettivo dei 100 mila punti di rifornimento aperti al pubblico entro la fine del 2021, che l’esecutivo d’oltralpe si era prefissato. In un’indagine pubblicata a fine ottobre, AlixPartners aveva evidenziato le criticità sussistenti: se il costo dell’impiego dei mezzi alla spina è ormai vicino ai livelli delle auto con motore a combustione, dissuadono dall’acquisto la carenza di colonnine, insieme ai tempi di ricarica e all’autonomia.
Sulle autostrade transalpine, si è, però, registrata da poco una netta accelerata nelle dotazioni delle stazioni di servizio. Ora una su due è provvista di una colonnina di ricarica “ultrafast” ed entro la conclusione del 2022 dovrebbero esserlo tutte.
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