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Aumento accise sul Diesel: ecco la verità
La verità sull’ipotetico aumento delle accise sul diesel. I dettagli del piano governativo e le possibili conseguenze per i consumatori.
Negli ultimi giorni, si è diffuso un allarme riguardo un possibile aumento delle accise sul diesel, con preoccupazioni espresse sui social e da parte di alcuni gruppi di consumatori. La notizia nasce dalla presentazione del Piano strutturale di bilancio di medio termine 2025-2029, trasmesso alle Camere dal governo italiano il 28 settembre 2024. In questo documento, si fa riferimento a un possibile “allineamento delle aliquote delle accise tra benzina e gasolio”, che ha immediatamente scatenato dubbi e timori tra automobilisti e autotrasportatori.
Tuttavia, è fondamentale fare chiarezza: al momento non vi è alcuna decisione definitiva presa in merito all’aumento delle accise sul diesel. Il documento del governo espone solo linee guida generali per un eventuale riordino delle spese fiscali, ma non specifica né quando né in che modo verranno applicati eventuali aumenti.
Differenze attuali tra le accise di benzina e diesel
Attualmente, le accise sulla benzina sono più alte rispetto a quelle sul diesel. Questo squilibrio, da anni al centro di dibattiti politici ed economici, deriva principalmente dalla percezione che il gasolio, utilizzato soprattutto dai mezzi di trasporto pesanti, debba godere di un trattamento fiscale agevolato. Tuttavia, l’allineamento proposto dal governo potrebbe ribaltare questo principio, portando l’accisa sul diesel ai livelli della benzina.
Secondo le associazioni dei consumatori, è probabile che l’allineamento avvenga verso l’alto, con conseguente aumento delle accise sul gasolio. Ciò comporterebbe un incremento diretto del prezzo alla pompa per milioni di automobilisti, senza contare gli impatti negativi sui costi del trasporto merci e sulla logistica.
Le possibili conseguenze per i consumatori
Se l’accisa sul diesel dovesse aumentare, ci si potrebbe attendere una significativa ricaduta sui prezzi di beni di consumo, poiché molti settori economici dipendono dal trasporto su gomma. Il gasolio è infatti il carburante più utilizzato dai camion e dai mezzi di distribuzione. Un eventuale incremento dei costi di trasporto si rifletterebbe inevitabilmente su una vasta gamma di prodotti, generando un potenziale aumento dell’inflazione.
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