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Assicurazioni: e se il danno supera il valore dell’auto?

Nuove disposizioni stabilite da una sentenza della Corte di Cassazione. Scopriamo le novità sulle assicurazioni e i premi in aumento.
Chi subisce un incidente senza colpe proprie ha il diritto di vedere il proprio veicolo tornare nelle condizioni originali. In passato, le compagnie assicurative coprivano solo il valore di mercato dell’auto al momento dell’incidente. Di conseguenza, se il costo delle riparazioni superava il valore dell’auto, il risarcimento non bastava a coprire le spese, costringendo l’automobilista a rottamare il veicolo danneggiato.
Ad esempio, se l’auto danneggiata aveva un valore di 2.000 euro e la riparazione costava 4.000 euro, l’assicurazione risarciva solo 2.000 euro, lasciando al danneggiato la necessità di coprire il resto o sostituire l’auto.
La sentenza della Corte di Cassazione
Nel 2023, la Corte di Cassazione ha stabilito che, anche quando il costo della riparazione supera il valore di mercato dell’auto, l’automobilista ha diritto a riparare il veicolo invece di doverlo sostituire. La corte ha chiarito che la riparazione non deve portare a un arricchimento ingiustificato del danneggiato, il quale non può ottenere un valore maggiore rispetto a quello che l’auto aveva prima dell’incidente. Ciò significa che il danneggiato può preferire riparare il veicolo, anche a un costo superiore, senza alterare il valore iniziale dell’auto.
Le limitazioni delle assicurazioni
Nonostante la sentenza, le compagnie assicurative continuano a rimborsare solo una cifra che non supera di molto il valore dell’auto pre-incidente. Generalmente, i risarcimenti non vanno oltre i 2-3.000 euro in più rispetto al valore iniziale dell’auto. Se il costo delle riparazioni è troppo elevato, le assicurazioni non copriranno interamente la spesa, e l’automobilista danneggiato dovrà eventualmente ricorrere a un giudice, con le conseguenti implicazioni in termini di tempi e costim.
Aumento dei premi assicurativi per le auto più vecchie
Una delle conseguenze più evidenti delle nuove normative è l’aumento dei premi assicurativi per le auto più vecchie. Secondo i dati, nel 2024 le tariffe delle assicurazioni sono aumentate mediamente del 5%, e in un triennio l’RCA è cresciuta del 12,6%. Le auto più vecchie sono particolarmente colpite, con un aumento dei premi che penalizza anche i guidatori virtuosi. Per esempio, a dicembre 2024, il premio medio per assicurare un’auto in Italia è stato di 643,95 euro, con un incremento del 6,19% rispetto all’anno precedente.
Chi subirà gli aumenti dei premi assicurativi?
Nel 2024, oltre 585.000 automobilisti italiani subiranno un aumento dei premi a causa di un sinistro con colpa. Le categorie più colpite sono assicuratori, pensionati e impiegati, che hanno la maggiore incidenza di sinistri con colpa. Tra le regioni più penalizzate c’è la Toscana, con il 2,34% di automobilisti che vedranno aumentare il premio, seguita da Sardegna e Liguria. A livello provinciale, Prato è al primo posto con il 3,35% di automobilisti colpiti, seguita da Cagliari (2,85%) e Grosseto (2,64%).

Differenze di genere e fascia di età nei sinistri
L’analisi delle classi di merito evidenzia che le donne (1,99%) hanno una percentuale maggiore di sinistri con colpa rispetto agli uomini (1,65%). Inoltre, l’incidenza dei sinistri cresce con l’età: i più giovani (1,51%) sono quelli con meno incidenti, mentre gli automobilisti over 65 (2,30%) e quelli tra i 55 e 64 anni (1,84%) presentano le percentuali più alte di incidenti con colpa.
Con queste nuove disposizioni, gli automobilisti danneggiati hanno più possibilità di riparare il proprio veicolo senza dover affrontare costi eccessivi, ma devono fare i conti con premi assicurativi in aumento e la necessità di navigare tra le limitazioni delle compagnie.
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