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Assicurazione auto: 1,5 milioni di italiani truffati: chi sono le vittime

Molti automobilisti sono stati vittime di raggiri legati all’assicurazione auto. Scopriamo le modalità più usate dai truffatori.
Le truffe legate all’assicurazione auto in Italia rappresentano un problema sempre più diffuso, con numeri allarmanti che evidenziano l’ampiezza del fenomeno. Secondo un’indagine commissionata da Facile.it a mUp Research e Norstat, oltre 1,5 milioni di italiani nell’ultimo anno sono stati vittime o hanno subito un tentativo di frode durante l’acquisto della propria polizza auto.
Il dato economico complessivo è altrettanto significativo, con un danno che supera i 620 milioni di euro. Questa emergenza ha spinto Facile.it a collaborare con Consumerismo per estendere il progetto Stop alle Truffe, già efficace nella riduzione delle frodi sulle bollette, anche al settore delle assicurazioni.
Oltre il 44% delle vittime non denuncia la truffa
Un dato preoccupante riguarda la reazione delle vittime: nel 44% dei casi, chi subisce una truffa o un tentativo di frode non denuncia l’accaduto. Tra le motivazioni principali figurano la scarsa fiducia nel recupero delle somme perse e l’entità del danno economico, spesso considerata troppo bassa per giustificare un’azione legale.
Tuttavia, come sottolinea Andrea Ghizzoni, responsabile assicurazioni di Facile.it, cadere vittima di una frode può avere conseguenze pesanti: oltre alla perdita economica, si rischia una multa salata e, in caso di sinistro, l’obbligo di risarcire personalmente i danni. Il progetto Stop alle Truffe, che nel 2023 ha già permesso di ridurre del 10% le frodi nel settore delle bollette, potrebbe rappresentare un valido strumento per arginare questa piaga anche nel mondo delle assicurazioni auto.
Le tecniche più usate dai truffatori e le vittime più colpite
I metodi adottati dai truffatori per raggirare gli automobilisti sono molteplici, ma il più diffuso è il phishing via email, utilizzato nel 41% dei casi. Segue la truffa tramite finti call center (27%) e gli inganni via SMS (22%). Un’altra modalità ancora attiva è il raggiro di persona, che rappresenta quasi il 20% delle frodi. Inoltre, sempre più truffatori si servono delle app di messaggistica come WhatsApp (10%) e dei social network (7%) per colpire le loro vittime.
I soggetti più esposti sono i giovani, in particolare la fascia 25-34 anni (7,6%) e quella 18-24 anni (5,3%), spesso penalizzati da tariffe RC auto più elevate. Anche gli automobilisti con titolo di studio universitario risultano tra i più bersagliati, con un’incidenza quasi doppia rispetto alla media nazionale. Le aree più colpite? Sud Italia e Isole, dove il fenomeno è più radicato.

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