News
Addio Vasseur, Ferrari teme la rivale: “Lo prenderei io”

Nel contesto del Gran Premio d’Austria, si è acceso un dibattito acceso sul futuro di Fred Vasseur, attuale team principal della Ferrari.
Nel contesto del Gran Premio d’Austria, si è acceso un dibattito acceso sul futuro di Fred Vasseur, attuale team principal della Ferrari, al centro di numerosi rumors riguardanti un possibile allontanamento dalla Scuderia. In questo clima di incertezza, è intervenuto a sostegno del manager francese Toto Wolff, team principal della Mercedes, che ha espresso parole di grande stima e solidarietà nei suoi confronti.
Toto Wolff difende Fred Vasseur: un punto di riferimento in Formula 1
Durante un incontro con la stampa a Vienna, Toto Wolff ha voluto chiarire la sua posizione sulla stabilità dei vertici nelle squadre di Formula 1, sottolineando come al momento solo lui e Christian Horner rappresentino una sorta di “dinosauri” in un ambiente sempre più caratterizzato da cambiamenti rapidi e frequenti. “Sembra che le squadre siano diventate un po’ delle porte girevoli,” ha spiegato Wolff, rimarcando l’importanza di dare tempo e fiducia ai manager per costruire cicli vincenti.
Riferendosi specificamente a Fred Vasseur, Wolff ha portato come esempio la pazienza necessaria ai tempi di Jean Todt in Ferrari, che dovette attendere otto anni prima di ottenere il primo titolo mondiale con Michael Schumacher. “Bisogna lasciarli lavorare e costruire un progetto solido nel tempo,” ha aggiunto il boss Mercedes, ricordando che anche la sua squadra ha attraversato periodi difficili senza mettere in discussione la leadership interna.

Nel suo intervento, Wolff non ha risparmiato elogi a Vasseur, definendolo uno dei migliori manager nel mondo delle corse: “Se io non fossi qui, prenderei Fred. Non troveranno nessuno di meglio,” ha dichiarato con convinzione. La sua stima nei confronti del collega si basa su qualità come la schiettezza, la trasparenza e la conoscenza profonda del mondo della Formula 1, caratteristiche rare in un ambiente così complesso e politicizzato.
Secondo Wolff, la gestione della Ferrari è paragonabile a quella della nazionale italiana di calcio, dove la pressione mediatica è elevatissima e la passione popolare può trasformare un successo in un trionfo o una sconfitta in una disfatta. “In Italia, se vinci sei come Gesù Cristo, se perdi sei un perdente. Questa è la passione che c’è lì, e bisogna abbracciarla,” ha commentato il manager Mercedes, suggerendo a Vasseur di sviluppare una “pelle più spessa” per resistere meglio al peso delle critiche.
La Ferrari sta attraversando una fase complessa dal punto di vista sportivo e gestionale, con risultati altalenanti e continue speculazioni sul futuro della dirigenza. Wolff ha sottolineato come sia fondamentale concedere a Vasseur e al suo team il tempo necessario per mettere in piedi una struttura solida e duratura, citando anche l’esempio di Loic Serra, figura chiave entrata recentemente nel team.
Clicca qui per iscriverti al nostro canale Telegram
Clicca qui per mettere "mi piace" alla nostra pagina Facebook
Riproduzione riservata © - MM
