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2035, l’UE potrebbe ripensarci sulle ibride plug-in

Giusto in tempo per il prossimo 2035, l’Unione Europea potrebbe tornare sui suoi passi per quanto riguarda le ibride plug-in.
Le posizioni dell’Unione Europea sulle ibride plug-in sono ormai note ai più. La questione emissioni è infatti di importanza cruciale, soprattutto per il 2035 che arriverà tra un decennio esatto.
Tuttavia, alla luce di alcune considerazioni emerse di recente, l’UE potrebbe ritornare clamorosamente sui propri passi. Cosa che a propria volta potrebbe portare ad una deroga inattesa. Scopriamo insieme cosa ci attende nei prossimi anni.
Quali pensieri ha l’UE?
Il dialogo strategico tanto rinomato qualche settimana fa, potrebbe portare a delle concessioni che potrebbero definirsi a dir poco clamorose. Soprattutto se si considerano le decisioni europee, considerate fino ad ora rigide e insindacabili di conseguenza.

Potrebbero dunque essere consentite delle deroghe per la vendita. La stessa Von der Leyen si è in passato detta aperta a una maggiore flessibilità delle posizioni europee. Esponendosi dunque ad un cambio di rotta a 360 gradi, per agevolare i costruttori.
Bruxelles potrebbe dunque agevolare i costruttori e anche il loro operato. La transizione dovrà infatti essere agevolata dal mercato, e non dalle sanzioni che invece l’UE ha intimato a tutti i colossi del settore.
In cosa consistono queste autorizzazioni?
Le autorizzazioni in questione consistono nella vendita di apparecchiature particolari. Apparecchiature che sono sempre state considerate rispettose per l’ambiente circostante. In questo senso l’attenzione verso la tecnologia sarà un tema centrale.
Gli apparecchi in questione sono ricariche ibride plug-in e range extender. Si tratta di un sistema che permette di ricaricare la propria batteria tramite una presa apposita. Ci sono poi alcune “varianti” che non consentono ciò.
In questo senso l’UE ha dichiarato la sua apertura, anche se bisognerà valutare attentamente come attuare queste deroghe. Per avere questa risposta bisognerà tuttavia attendere il 5 marzo.
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