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Quali sono le differenze tra sottosterzo e sovrasterzo
Quando parliamo di sottosterzo o sovrasterzo facciamo riferimento ad una perdita di aderenza che porta l’auto a sbandare. Ecco quali sono le differenze, e come rimediare.
Sottosterzo e sovrasterzo sono definizioni che vengono usate per identificare una perdita di aderenza dell’auto, la differenza tra le due risiede nella traiettoria della sbandata. In entrambe i casi ci troviamo davanti a fenomeni che si verificano principalmente in curva, ecco quali sono le differenze.
Cos’è il sottosterzo
Si definisce sottosterzo una perdita di aderenza che tende ad aprire esternamente la traiettoria della curva, la vettura quindi tende ad andare dritto nonostante sia stato impostato un angolo di sterzata più stretto. In questo caso quindi si verifica una sbandata dell’asse anteriore dell’auto rispetto a quello posteriore.
La perdita di aderenza quindi si verificherà sulle gomme anteriori, che scivolando sull’asfalto porteranno l’auto verso l’esterno della curva. In questo caso prima di tutto è consigliato mantenere la calma, e poi alleggerendo la pressione sull’acceleratore le ruote anteriori tenderanno a recuperare aderenza riequilibrando la vettura.
Sottosterzo e trazione anteriore
Le auto a trazione anteriore sono quelle più presenti sulle strade e sul mercato, nello specifico in questi modelli, il veicolo viene “tirato” dalle ruote dell’asse anteriore sulle quali viene trasferita la forza motrice del motore.
Il fenomeno del sottosterzo è più comune in queste auto, soprattutto in condizioni stradali dove l’aderenza non è elevata, come ad esempio asfalto bagnato, ghiacciato, eccessivamente liscio o su ghiaia.
Cos’è il sovrasterzo
Il sovrasterzo, invece, indica una perdita di aderenza che porta la vettura a chiudere internamente la traiettoria in curva, questo porterà il veicolo a curvare più di quanto richiesto nonostante sia stato impostato un angolo di sterzata più largo. La sbandata in questo caso si verifica sull’asse posteriore dell’auto rispetto a quello anteriore.
Al contrario di prima, la perdita di aderenza si verificherà sulle gomme posteriori, che scivolando sull’asfalto innescheranno un principio testacoda, portando l’auto verso l’interno della curva. Anche in questo caso la calma è la principale alleata, dopodiché sarà necessario sterzare nella direzione opposta (controsterzo), andando ad agire sull’acceleratore in base alla trazione dell’auto (se anteriore accelerando, se posteriore alzando il piede e diminuendo la velocità).
Sovrasterzo e trazione posteriore
Le auto a trazione posteriore, invece, il veicolo viene “spinto” dalle ruote dell’asse posteriore sulle quali viene scaricata la potenza del motore. In queste configurazione, caratteristica di auto sportive o di lusso, il peso del veicolo risulta sbilanciato in avanti.
La possibilità che si verifichi del sovrasterzo con queste auto è elevato, soprattutto se si è alla guida di una vettura molto potente e si effettua una brusca accelerazione. Infatti, dato che le ruoti motrici sono quelle posteriori anticipano la trazione rispetto a quelle anteriori portando l’auto a chiudere la curva. Anche in questo caso su strade che presentano una bassa aderenza il rischio è più elevato.
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