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Rimozione forzata: come recuperare il mezzo e tempi della procedura
La rimozione forzata di un veicolo, anche detta rimozione coatta, scatta in base a determinate violazioni del Codice della Strada.
L rimozione forzata viene attuata nel caso in cui ci siano determinate e gravi violazioni da parte del proprietario dell’auto. In questi casti oltre alla classica multa, il veicolo “responsabile” verrà portato e custodito all’interno di un deposito di proprietà del Comune o in un luogo convenzionato.
In questo articolo, quindi, vedremo tutte le informazioni che riguardano le modalità e i tempi per poter recuperare il veicolo che ha subito una rimozione coatta.
Come funziona la rimozione forzata di un veicolo
Molto spesso succede di non trovare più il proprio veicolo nel parcheggio in lo si era lasciato. In un primo momento, si pensa immediatamente di aver subito un furto, ma nella maggior parte dei casi è bene considerare che potrebbe trattarsi di una rimozione dell’auto successiva ad una violazione del Codice della Strada.
Infatti, se si lascia il proprio mezzo in divieto di sosta è normale subire la rimozione da parte degli agenti municipali o dalle Forze dell’Orine. In questi casi, quando si parcheggia in divieto di sosta con rimozione, le autorità richiedono l’intervento del carro attrezzi.
Quando ciò accade, ovviamente, bisogna provvedere al recupero auto. Il primo passo è quello di contattare il comando della polizia municipale del luogo trasmettendo i dati del proprio veicolo, ovvero nome del modello e numero di targa. Inoltre, occorre indicare anche la via in cui il mezzo era parcheggiato. Se si riceve la conferma dell’avvenuta rimozione ci si dovrà recare nel deposito indicato per provvedere al ritiro.
Cosa fare per recuperare l’auto dopo una rimozione forzata
Bisogna precisare, innanzitutto, che ogni Comune ha delle proprie regole che stabiliscono come procedere per il recupero dell’auto sottoposta a rimozione forzata.
In genere, occorre recarsi presso il deposito in cui viene custodita l’auto con tutti i documenti necessari, ovvero: documento di identità, carta di circolazione, certificato assicurativo dell’auto.
Dopo che il personale si sarà assicurato che chi presenta i documenti è il vero proprietario dell’auto, bisognerà pagare tutte le spese di rimozione e di custodia del mezzo al deposito.
La tariffazione varia in base a precisi parametri. I principali sono: la massa a pieno carico, il tipo di mezzo, la fascia oraria di rimozione e recupero, la durata totale di custodia (motivo per cui occorre ritirare il veicolo il prima possibile).
Considerando tutti questi parametri, mediamente il costo di una rimozione va dai 150 ai 200 euro, IVA esclusa. La legge non esclude il ritiro del veicolo da parte di una persona diversa dal proprietario. Per farlo, naturalmente, serve una delega oltre che la relativa documentazione già citata in precedenza.
I tempi per effettuare il recupero del mezzo
Secondo quanto previsto dall’articolo 215 comma 4 del Codice della Strada il proprietario del mezzo, o di un delegato, può ritirare il mezzo entro 180 giorni.
Il conteggio ha inizio a partire dalla notifica del verbale con la contestazione della violazione e l’indicazione dell’avvenuta rimozione. Se il proprietario non si palesa entro il termine di questi giorni, il mezzo potrà essere demolito o venduto.
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