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Fratelli d’Italia: le promesse per auto e mobilità
Le promesse di Fratelli d’Italia e del centro-destra dopo la vittoria alle elezioni politiche per quanto riguarda le auto e la mobilità.
A conferma dei sondaggi, le elezioni politiche, andate in scena domenica 25 settembre, hanno decretato la vittoria di Fratelli d’Italia. Quale impatto avrà tutto ciò sulla mobilità e, in particolare, il settore automotive?
Nicola Procaccini, eurodeputato e responsabile del dipartimento Ambiente ed Energia del partito di Giorgia Meloni, indica l’obiettivo della “neutralità tecnologica”, perché – ha spiegato al sito Motor1.com – un “adeguato futuro della mobilità passa per maggiore equilibrio e gradualità nell’adozione di misure per combattere i cambiamenti climatici”.
Parola d’ordine: neutralità tecnologia
Dunque, oltre all’elettrico si valutano l’idrogeno e gli e-fuel, onde evitare “di ridurci a dipendere totalmente da Paesi, come la Cina, che hanno quasi il monopolio dei materiali e dei componenti per produrre e far funzionare le macchine elettriche, dalle batterie ai microchip”.
“I recenti incentivi all’acquisto – ha proseguito Procaccini – vedono uno sbilanciamento a favore di auto elettriche ed ibride, le quali però, come dimostrano i dati, non sono tra le più richieste dagli italiani e quindi non spingono la ripresa. Riteniamo importante programmare un riequilibrio a favore di tutto il parco auto”.
Comunque, saranno profusi degli investimenti nel comparto degli EV: “Per una diffusione più capillare delle colonnine per la ricarica di veicoli elettrici, bisogna invece favorirne le installazioni private all’interno di condomini residenziali, uffici e singole abitazioni. Ma questa ed altre strategie producono risultati reali solo se sono coordinate e attuate all’interno di una pianificazione chiara e coerente rispetto agli obiettivi”.
A nome di Forza Italia, il responsabile dei Dipartimenti, Alessandro Cattaneo, ha ricordato:“Il settore automotive vive un momento complesso e di pressione crescente. Bisogna affrontare il tema dell’impatto ambientale dei trasporti con un atteggiamento non ideologico, che guardi alla riduzione delle emissioni di CO2 tenendo anche conto della sostenibilità industriale e produttiva del Paese”.
Pertanto, il gruppo propone un “piano industriale per il rilancio di tutta la filiera, dalla componentistica alla produzione dei veicoli”, che “passa attraverso diverse fasi”: si va “dall’ampliamento del portafoglio tecnologico” alla “riconversione di molte aziende”.
L’idea della Lega – ha espresso da Alessandro Morelli, viceministro alle Infrastrutture e alla Mobilità sostenibili – è di “ricomprendere nel ‘credito d’imposta per la formazione 4.0’ anche l’area relativa alle tecniche e tecnologie della mobilità elettrica, per accompagnare i lavoratori del settore nell’acquisizione delle nuove competenze richieste dalla filiera dell’e-mobility”. Inoltre, si valuta di ampliare il bonus trasporti agli spostamenti regionali e interregionali.
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