Sport

Andretti punta ancora sull’ingresso in F1: “Obiettivo 2024”

26 Settembre 2022

Mario Andretti non demorde: il campione del mondo 1978 spera di tornare con un suo team nel campionato di Formula 1.

Mario Andretti, campione del mondo 1978, continua a sperare l’ingresso in Formula 1, come da egli stesso confidato a planetf1.com. Il tentativo di portare l’Andretti Autosport nella competizione è andato a vuoto quest’estate, con la prevalenza dei team principal che hanno votato contro l’eventuale ingresso del team a stelle e strisce, fatta eccezione per la McLaren.

Andretti porta avanti la sua battaglia

“Onestamente, finora è stato estremamente deludente – ha dichiarato Andretti – ma allo stesso tempo, stiamo cercando di fare tutto ciò che ci viene chiesto. Stiamo cercando di soddisfare [le richieste], non so cos’altro possiamo fare. Stiamo lavorando ogni giorno a questo progetto, con l’intenzione di poter entrare nel 2024. Ci stiamo preparando come se ci fosse stato dato il via libera. Michael ci sta lavorando ed è quello che ci aspettiamo di fare. Non ci arrendiamo di certo. Per noi è un progetto molto serio e siamo pronti a fare questo investimento”.

Laddove Andretti Autosport centrasse il suo obiettivo si tratterebbe di un ingresso al 100 per cento indipendente, creata da ‘zero’, senza intese raggiunte con realtà preesistenti.

Tuttavia, Andretti non ha accolto positivamente le affermazioni di Stefano Domenicali, il quale non vuole una griglia di partenza troppo affollata: “A volte si sentono opinioni diverse da parte di vari team, e ci si chiede perché ci sia un po’ di mancanza di rispetto là fuori che non meritiamo – ha aggiunto – abbiamo la volontà di continuare a lottare perché crediamo che sia una cosa buona per noi. Questo sport è stato tutto per la nostra vita professionale e penso che siamo in grado di contribuire entrando in F1 a lungo termine. Non capisco perché un investimento del genere non dovrebbe essere positivo, soprattutto se si pensa che l’anno prossimo la stagione sarà composta da 24 gare e che tutte le squadre saranno sottoposte a uno stress incredibile”.