Il V8 ha ormai i giorni contati: i piani delle Case americane

Il motore V8 ha ormai i giorni contati anche per le Case automobilistiche americane, andando a rispettare l’ambiente.

All’edizione 2022 del concorso d’eleganza di Pebble Beach è stata presentata la Dodge Charger Daytona SRT Concept. Completamente a zero emissioni, richiama sul piano dello stile la caratteristica Charger a 3 porte dell’ultimo decennio. Non è più presente il famoso 6.2 V8 Hemi che nella sua evoluzione finale era in grado di generare fino a 808 cavalli. Una decisione che farà soffrire i puristi, in linea, tuttavia, con l’epoca attuale.

Difatti, già da diverso tempo si rincorrono le indiscrezioni secondo cui Chevrolet sarebbe intenta a realizzare una Camaro elettrica. Arriverà prima la Corvette elettrificata, già avvistata nei test su strada. Sebbene parlarne oggi sia ancora abbastanza prematuro, la Ford Mustang EV presto o tardi vedrà la luce. Il prossimo anno dovrebbe toccare alla nuova generazione, comprensiva della variante ibrida. Sulla base delle recenti indicazioni, la prima sportiva dell’Ovale Blu ad alimentazione 100 per cento elettrica sarà in partita nel 2028, con la generazione seguente. 

Una scelta figlia delle necessità

Ora resta da comprendere perché il V8 sia prossimo a uscire dal commercio. Premesso che il fenomeno non è solo americano, bensì mondiale (vedi il recente annuncio della Mercedes-Benz), la questione è di carattere ambientale ed economico. I Costruttori sono esposti al pagamento di tasse in rapporto alla quantità delle emissioni di anidride carbonica delle vetture immesse in commercio.

Dunque, il taglio di CO2 equivarrà a quello del carico fiscale. Oltretutto l’industria sta attraverso già di suo una fase parecchio travagliata (basti pensare alla crisi dei microchip) e sobbarcarsi ulteriori spese graverebbe come un macigno sui bilanci societari. Quali sono le prospettive? La sensazione è che il futuro sia tutto da scrivere, specie oltreoceano, mentre nel Vecchio Continente le istituzioni comunitarie hanno già fornito delle chiare direttive. Adeguarsi alle necessità dell’ecosistema è quanto mai indispensabile per garantirsi un domani.  

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