F1, Red Bull, Marko: “Questo è il solito giochetto”

Marko il consigliere della Red Bull F1 parla per questione dei motori Honda e del possibile ingresso della Porsche.

Il consigliare della Red Bull F1, Helmut Marko si esprime così a Motorsport-Total dove non si è lasciato mancare di lanciare frecciate a Mercedes e Ferrari: “Questo è il solito giochetto in Formula 1. I primi classificati, in questo caso Mercedes e Ferrari, cercano di ottenere il meglio per loro stessi. Poi, dopo ore di discussione, emerge un compromesso accettabile per tutti. Ma questo fa parte della politica della Formula 1“.

Aggiunge l’uomo della Red Bull: “I nuovi arrivati dovrebbero avere ore in più al banco di prova: meno tempo dai loro, meglio è per i costruttori già affermati, anche perché gli investimenti sono limitati dal budget cap.”

Parlando a livello finanziario: “Abbiamo creato Red Bull Powertrains l’anno scorso. Le fabbriche di motori della Mercedes e della Ferrari hanno decenni. Noi, invece, non possiamo al momento usare le risorse perché non riusciamo a procurarci i materiali necessari. Il mercato mondiale è carente, le imprese di costruzione sono difficili da trovare. Bisogna tenerne conto in un contesto particolarmente difficile per un nuovo arrivato“.

La chiarezza del rapporto Honda

Helmut Marko, consigliere della F1, Red Bull parla così della chiarezza del rapporto con Honda: “continuerà a produrci completamente i motori fino al 2025. Li facciamo sigillare, non possiamo guardare all’interno. Grazie a Dio c’è stato un cambiamento di politica. In origine avremmo dovuto assemblare noi stessi i motori a partire dal 2023. Ma per questo servono i pezzi di ricambio, e il 90% dei fornitori è in Giappone.“

Conclude così: “Questo è importante anche per il nostro status di nuovi arrivati nel 2026: solo i meccanici Honda possono intervenire sul motore. Al Powertrains, invece, stanno lavorando solo per i regolamenti del 2026. Se arriva un nuovo produttore, possiamo collaborare. Potrebbe utilizzare le strutture che abbiamo, avrebbe subito a disposizione una nuova fabbrica con sei banchi di prova funzionanti“.

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