Formula 1, stipendi piloti: Ferrari solo sesta

La Ferrari non va oltre la sesta posizione nella classifica degli stipendi dei piloti di Formula 1 per la stagione 2022.

Nel caso in cui il budget cap venisse presto o tardi allargato anche agli stipendi dei piloti, probabilmente la Ferrari ne sarebbe ben lieta. Secondo i dati inerenti alla stagione di Formula 1 in corso (senza i bonus legati ai risultati in pista e gli accordi di sponsorizzazione privati tra brand e driver), la scuderia di Maranello occupa appena la sesta posizione nella classifica dei compensi corrisposti ai propri alfieri. 

La più spendacciona è la Red Bull, una contraddizione rispetto a uno dei presunti valori aggiunti della compagine di Milton Keynes, vale a dire pagare poco i suoi uomini alla luce di un vivaio sempre in grado di offrire freschi talenti da mettere sulla monoposto. A sconfessare il credo il trattamento di Max Verstappen, che ha prolungato il contratto fino al 2028 con paga equiparata a quella di Lewis Hamilton. Il team guidato da Christian Horner chiude davanti alla Mercedes per i due milioni in più di Sergio Perez su George Russell. 

In terza posizione figura la McLaren. Sebbene sia stato uno dei maggiori promotori del budget cap, Zak Brown non bada a spese a livello di piloti. Alpine e Aston Martin chiudono la top 5 per via dei compensi assicurati ai campioni iridati Fernando Alonso e Sebastian Vettel. Appena sesta la Ferrari, poi si apre un divario significativo tra la Rossa e l’Alfa Romeo, seguita da Haas, AlphaTauri e Williams.

Tetto spese? Verstappen e Vette dicono “no”

Numerose stelle del circuito hanno evidenziato come l’introduzione di un tetto spese agli stipendi non sarebbe corretto in un’epoca dove la F1 è ai picchi di popolarità per le loro gesta di GP in GP. Combattono la battaglia in prima linea Max Verstappen e Sebastian Vettel, a cui si è aggiunto Sergio Perez, dopo l’incidente di Guanyu Zhou a Silverstone. Per il messicano la cifra messa sul piatto deve tenere conto dei rischi presi.