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Caro carburanti, Giorgetti: “Misure al vaglio”
Il ministro dello Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti, ammette che sono in corso delle discussioni per far fronte al caro carburanti.
Intervenuto mercoledì 22 giugno nel question time alla Camera, il ministro dello Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti ha indicato che il Governo vaglia alcune misure per fronteggiare il caro carburanti, giunto a un tale livello da aver azzerato i ribassi di 30,5 centesimi disposti dall’esecutivo lo scorso 21 marzo e poi prorogati fino al prossimo 8 luglio.Â
Tra le possibilità valutate una consiste nel regime di amministrazione dei prezzi. Magari sotto forma di un “price cap”, come suggerito dal Centro Studi della CGIA di Mestre, che – ricorda il numero uno del MISE – non è nemmeno nuovo nella politica economica nazionale. Difatti, il sistema era rimasto in vigore fino al 30 aprile 1993. Da quel momento in poi si è smesso di applicarlo, con il passaggio alla liberalizzazione di mercato.
Secondo Giancarlo Giorgetti non si tratta, però, di un’idea tanto convincente, dato lo scenario di crisi mondiale dei prezzi dei prodotti energetici. “Non è facile prevederne le conseguenze, tenuto conto delle strette interconnessioni fra le aziende del comparto petrolifero e quelle degli altri settori produttivi, dell’industria e del terziario”, ha dichiarato il massimo esponente dello Sviluppo Economico.Â
Indagine attiva sulle speculazioni
Da segnalare, poi, la grave questione delle speculazioni, peraltro lamentata in più occasioni anche dalle Associazioni di tutela dei Consumatori. In merito Giorgetti ha spiegato: “Attualmente, è in corso una indagine conoscitiva finalizzata a verificare le anomalie sull’andamento dei prezzi carburanti praticati nell’ambito dell’intera filiera della distribuzione”.
Di recente il Codacons ha presentato il secondo esposto (in pochi mesi) all’indirizzo dell’Autorità per la Concorrenza e alle 104 Procure della Repubblica dislocate lungo tutta la penisola. Nell’esposto si chiede di “accertare chi sta speculando sulla pelle degli italiani”. E ancora “di aprire una indagine sulla nuova ondata di aumenti dei prezzi dei carburanti, alla luce delle possibili fattispecie di aggiotaggio e manovre speculative su merci, e di disporre sequestri presso le società petrolifere”.
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