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F1: arriva la direttiva tecnica, ecco le due regole
La Fia è intervenuta per la sicurezza nei piloti per quanto riguarda il porpoising dopo le evidenti immagini di molti piloti F1 affaticati.
Il Gran Premio di Baku di F1 ha dato una svolta per quanto riguarda l’annoso problema del porpoising. Dopo le immagini di un Lewis Hamilton dolorante, delle lamentele di Russell, Sainz, Gasly e Ricciardo. La Fia si è decisa ad intervenire per mitigare questo problema nel minior tempo possibile.
Questo il comunicato della FIA: “A seguito dell’ottava prova del Campionato mondiale FIA di Formula 1 di quest’anno durante la quale è stato nuovamente visibile il fenomeno delle oscillazioni aerodinamiche (“porpoising”) delle vetture di Formula 1 di nuova generazione. E il relativo effetto durante e dopo la gara sulle condizioni fisiche dei piloti, la FIA, in qualità di organo di governo di questo sport, ha deciso che, nell’interesse della sicurezza, è necessario intervenire per richiedere ai team di apportare le modifiche necessarie per ridurre o eliminare questo fenomeno“.
Le due direttive tecniche
La Fia è intervenuta con due direttive tecniche per il porpoising in F1:
- “Un controllo più attento del fondo e dei ‘pattini’, sia in termini di progettazione che di usura osservata.“
- “La definizione di una metrica, basata sull’accelerazione verticale della vettura, che fornirà un limite quantitativo per il livello accettabile di oscillazioni verticali. La formula matematica esatta per questa metrica è ancora in fase di analisi da parte della FIA e i team di Formula 1 sono stati invitati a contribuire a questo processo.
Continua la Fia: “Oltre a queste misure a breve termine la FIA convocherà una riunione tecnica con i team. Per definire le misure che ridurranno la propensione delle vetture a manifestare tali fenomeni nel medio termine“.
Conclude così la nota ufficiale: “La FIA ha deciso di intervenire dopo aver consultato i suoi medici nell’interesse della sicurezza dei piloti. In uno sport in cui i protagonisti guidano abitualmente a velocità superiori a 300 km/h. Si ritiene che tutta la concentrazione di un pilota debba essere messa su questo compito e che l’eccessiva stanchezza o il dolore avvertito da un pilota possano avere conseguenze significative in caso di perdita di concentrazione. Inoltre, la FIA è preoccupata per l’impatto fisico immediato sulla salute dei piloti, alcuni dei quali hanno riportato dolori alla schiena in seguito ai recenti eventi“.
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