Sport
Formula 1, Ferrari: frizioni con Red Bull anche per il regolamento
La battaglia tra Ferrari e Red Bull in Formula 1 si fa sempre più nervosa, con l’ultima disputa inerente al regolamento tecnico.
Entrambe le Aston Martin sono scattate dalla pit-lane a Miami per un problema in termini di temperatura del carburante e anche le Red Bull hanno rischiato di scontare la medesima penalità a Barcellona. Le scuderie avevano ricevuto dalla Federazione il permesso di imbarcare benzina a 18 °C, ma secondo quanto sostiene la testata Auto Motor und Sport un team ha posto un veto, rivendicando la disposizione del regolamento che prevede un minimo non inferiore a 10 °C rispetto a quella ambientale a due ore dal via. Sebbene il magazine tedesco non si azzardi a proferirne il nome, tutti gli indizi lasciano presupporre che si tratti della Ferrari.
Sicché alle 13.00 a Barcellona si registravano 35 °C le monoposto dovevano imbarcare carburante a un valore pari o superiore a 25 °C. In Red Bull hanno lungamente atteso ai box prima di schierarsi sulla griglia di partenza. Addirittura, Verstappen – poi vincitore della gara – vi si è presentato con meno di 10 secondi a disposizione e la causa è proprio la temperatura della benzina. Ferrari ha tutto l’interesse di sfruttare il vantaggio poiché quando questa cresce notevolmente sia i motorizzati Honda sia Mercedes soffrono in pista.
Ne abbiamo avuto la prova sul circuito del Bahrain, chiuso dalle Red Bull con un doppio ritiro. Il cavillo regolamentare è legato alla frase “quando l’auto è in uso” relativo alla misurazione. Ad avviso di Aston Martin coincide con l’uscita dal box, mentre per Ferrari è nel momento in cui si mette in moto il motore all’interno del garage.
Le perplessità di Binotto
In Red Bull hanno persino usato una fiamma per scaldare il serbatoio ieri, alzando, pertanto, la temperatura del combustibile. Nella conferenza stampa post-gara, il team principal della Ferrari, Mattia Binotto, ha commentato:“Posso immaginare che le operazioni eseguite dalla Red Bull fossero legate alla temperatura della benzina nel serbatoio, che deve essere superiore ai 10°C sotto la temperatura ambiente e mi sembra che da regolamento questo debba essere verificato ad ogni istante durante l’evento, non soltanto quando la macchina è in pista, ma anche quando è nel garage.
Per questo non penso che una fiamma per provare a scaldare il serbatoio sarebbe sufficiente, perché la benzina dovrebbe sempre essere non più bassa di 10°C rispetto all’ambiente. Posso solo fidarmi della FIA, perché è difficile dare una spiegazione a quanto visto, dal momento che, come ho detto, il carburante dovrebbe sempre essere oltre quella soglia minima. Sono abbastanza sicuro che la FIA sia soddisfatta e abbia controllato. Forse andrebbe chiesto direttamente a loro”.
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