News
Ford: petizione per bandire i motori a combustione in Europa
Assieme ad altre grandi aziende, la divisione europea della Ford ha sottoscritto una petizione per bandire i motori a scoppio dal 2035.
L’Unione europea pare mandare segnali contrastanti riguardo alle prospettive delle auto termiche. Difatti, varie commissioni della medesima organizzazione si sono scornate negli scorsi giorni. Se la Commissione Trasporti invoca fiducia ai propulsioni a combustione termica dopo il 2035, quella dell’Ambiente ne chiede il ritiro proprio allora. Così Ford cerca di mettere d’accordo le istituzioni politiche. Nello specifico, la divisione europea della multinazionale, assieme ad altre 24 compagnie di grosse dimensioni, ha sottoscritto una petizione, in cui si chiede all’Ue di vietare la commercializzazione di nuovi veicoli ICE dal 2035.
A prescindere da quale sarà la risposta, Ford si sta già adoperando in maniera autonoma per eliminare gradualmente tutte le emissioni di anidride carbonica dal rispettivo portafoglio prodotti entro la metà del prossimo decennio. Stando alla divisione del Vecchio Continente, occorre, tuttavia, maggiore fermezza da parte delle autorità se davvero si intende accelerare la transizione energetica.
Da quanto si legge su Autocar, la Ford ha definito necessaria la definizione di obiettivi tassativi in ambito di infrastrutture di ricarica, senza però fissare standard precisi. In secondo luogo, sempre a proposito delle infrastrutture, si ritiene essenziale progredire in termini di qualità e network degli EV in Europa. Questo specie se il proposito è di diventare carbon-neutral entro il 2050.
La libertà di movimento va di pari passo con la cura del pianeta
L’amministratore delegato della Ford, Stuart Rowley, ha commentato a tal proposito: “Nella divisione europea di Ford crediamo che la libertà di movimento vada di pari passo con la cura del nostro pianeta e degli altri. Ecco perché puntiamo a far sì che tutti i veicoli Ford siano a emissioni zero entro il 2035 Per raggiungere con successo questo obiettivo, i responsabili politici dell’UE devono anche stabilire obiettivi nazionali obbligatori per un’infrastruttura di ricarica elettrica che sia all’altezza della crescente domanda di veicoli elettrici”.
Clicca qui per iscriverti al nostro canale Telegram
Clicca qui per mettere "mi piace" alla nostra pagina Facebook
Riproduzione riservata © - MM