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Cosa vedere a Praga: attrazioni e monumenti più importanti della capitale ceca
La città di Praga è affascinante e misteriosa, intrisa di storia e antiche leggende, come quella del Rabbino Loew e del suo Golem e dei Bambini di Kampa e ricca di attrazioni artistiche e culturali.
Praga è una città sicura, accogliente e curata, ancora accessibile a tutti perché il costo della vita è ancora contenuto. Ma scopriamo insieme cosa vedere a Praga quando organizzerete il vostro viaggio nella capitale della Repubblica Ceca.
La città vecchia di Praga
Il primo quartiere storico di Praga è la Città Vecchia, nota come Stare Mesto, al cui centro c’è l’omonima Piazza della Città Vecchia, dove fin da sempre si sono svolti eventi e importanti come l’esecuzione dei condannati a morte o l’incoronazione dei sovrani.
Nel quartiere si nota sin da subito la sovrapposizione degli stili architettonici e si può ammirare l’Orologio Astronomico del Municipio che, allo scoccare di ogni ora, esibisce le statue dei personaggi religiosi e civili i quali inseguendosi danno luogo a un antico rituale. Imperdibili a Stare Mesto le guglie gotiche che rendono unica la Chiesa di Týn.
Il Castello di Praga
Il Castello di Praga è l’indiscusso protagonista dei romanzi di Kafka e anche grazie alla sua imponenza e inaccessibilità, è da sempre considerato simbolo di potere.
Per arrivare al misterioso castello, denso di miti e leggende e diviso tra sacro e profano, occorre percorrere strade faticose e irte, inclusa la nota via Nerudova. Si giunge così sino alla suggestiva Cattedrale di San Vito, che rappresenta l’ortodossia ceca e poi al Vicolo d’Oro, dove un tempo gli alchimisti di Rodolfo II lavoravano per trovare l’elisir di lunga vita che avrebbe dovuto trasformare il metallo in oro.
Cattedrale di San Vito a Praga
La Cattedrale di San vito è realizzata in stile gotico e con i suoi 124 metri di larghezza e 33 di altezza, è una delle maggiori d’Europa: caratterizzata all’esterno da guglie appuntite, al suo interno mostra invece uniformità. La Cappella di San Venceslao è davvero bella: la cripta sotterranea custodisce sia le salme dei re boemi sia il tesoro con i gioielli, usati per incoronare i sovrani.
La Casa Danzante a Praga
Impossibile perdere la Casa Danzante a Praga, una costruzione dedicata ai ballerini Ginger Rogers e Fred Astaire, eretta tra il 1992 e il 1996 dall’architetto F. F.O Gerhy (lo stesso che ha progettato il Museo Guggenheim di Bilbao).
La Casa Danzante è formata da due palazzi che rappresentano appunto due persone che danzano: la prima costruzione protende verso l’altra che, immobile, attende il suo abbraccio. All’interno del palazzo è anche presente un ristorante francese da cui si ammira una vista sulla Moldava. Nonostante si tratta di un edificio moderno, colpisce come riesca a fondersi perfettamente con i palazzi circostanti, quasi tutti risalenti all’800.
Malá Strana a Praga
Malá Strana in ceco vuol dire Parte Piccola e dal ‘300 è il nome di questo quartiere di Praga che fu distrutto in un incendio nel 1541 e ricostruito da architetti e artisti italiani i quali gli conferirono uno stile barocco e rinascimentale. Da allora il quartiere è rimasto praticamente identico e rappresenta un gioiello formato da incantevoli palazzi, piazzette e angoli romantici.
La bella Chiesa di San Nicola divide Malá Strana in due parti, mentre il castello, al quale si arriva appunto passando per le ripide stradine, sovrasta sull’intero quartiere.
Ponte Carlo a Praga
Ponte San Carlo è forse la più nota attrazione di Praga ed è divenuto più famoso di tutti gli altri ponti per la presenza delle leggendarie 16 arcate in pietra.
Il ponte collega Malá Strana a Stare Mesto ed è sempre animato: difeso da 3 torri, accoglie artigiani, musicisti, artisti di strada e migliaia di turisti; è inoltre arricchito da statue di cavalieri, eroi, santi e altre figure leggendarie di Praga.
Lo Josefov
Lo Josefov è il Ghetto Ebraico di Praga e si trova nei pressii della Piazza della Città Vecchia, dove tra il 900 e il 1708 vivevano gli ebrei di Praga. Tra le tanto cose che caratterizzano lo Josefov spicca sicuramente il cimitero ebraico con la presenza delle sue tombe disordinate.
Un tempo gli ebrei erano costretti a vivere in un raggio di pochi km quadrati, pertanto divennero abili nello sfruttare ogni piccolo spazio, dando vita a un suggestivo labirinto di case, laboratori e negozi.
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