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Stellantis, Tavares: “Italia protagonista. Ogni impianto sarà convertito all’elettrico”
Reduce dall’incontro con le organizzazioni sindacali, il CEO di Stellantis, Carlos Tavares, ha confermato il ruolo cruciale dell’Italia.
Carlos Tavares, amministratore delegato di Stellantis, fornisce ulteriori rassicurazioni sulle prospettive degli stabilimenti italiani. “L’Italia è centrale nell’esecuzione del piano ‘Dare Forward 2030’”, ha dichiarato il manager, dopo un incontro a Mirafiori con i sindacati. “Ci stiamo preparando per essere pronti a vendere nel 2030 solo veicoli elettrici, stiamo preparando l’azienda”.
Dunque, Tavares ha ricordato le 75 novità in programma entro il 2030 e la volontà di convertire ogni impianto della penisola alla mobilità green: “La maggior parte delle Bev sarà prodotta in Europa e in Italia, quindi gradualmente tutti gli stabilimenti, anche quelli italiani, produrranno modelli basati sulle rispettive piattaforme”. Di conseguenza, non si assisterà a “chiusure di siti in Italia”, ma solo a “trasformazioni industriali“.
Italia cuore della trasformazione
Secondo il CEO di Stellantis, le fabbriche italiane sono “sul giusto percorso per essere competitivi nel 2035, quando non si potranno più produrre vetture con motori a combustione interna”. L’alto rappresentante non ha fornito indicazioni su eventuali mission produttive assegnate ai vari centri, confermando, pertanto, un approccio all’insegna della cautela: “Sarà una transizione graduale per massimizzare il ritorno sugli investimenti. L’Italia è il cuore di questa trasformazione, ma saremo molto concreti: procederemo sito per sito”. A tal proposito, sono stati tirati in ballo “due casi concreti”: Melfi, dove approderà un poker di elettriche, e Termoli, la quale sarà trasformata in una gigafactory per le batterie.
La medesima filosofia riguarderà pure Mirafiori: una volta deciso di fondare un polo ingegneristico globale per l’elettrificazione, il conglomerato potrebbe localizzare altri progetti, in particolare nell’ambito dell’economia circolare. “Su Mirafiori – ha spiegato Tavares – abbiamo diverse idee, abbiamo incontrato vertici locali, sono emerse delle idee e lavoriamo per renderle redditizie. Mi aspetto che entro due mesi queste idee si concretizzino. Non cerchiamo titoli, ma progetti eseguibili, sia sulla produzione che in ambito di economia circolare”.
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